CELIACHIA: “Dal 1^ luglio stop ai buoni cartacei per l’acquisto degli alimenti. Al loro posto una più semplice procedura elettronica”

La soddisfazione della Consigliera regionale PD Francesca Marchetti.

 “Avevo anticipato diverse settimane fa l’ennesima azione della Regione Emilia-Romagna nei confronti dei 18mila celiaci dei nostri territori per l’acquisto di alimenti senza glutine e sono oltremodo contenta che la dematerializzazione dei buoni cartacei sia avvenuta nei tempi previsti.”

Con queste parole la consigliera regionale Francesca Marchetti commenta la notizia dell’abolizione dei buoni cartacei dal 1^ luglio per l’acquisto degli alimenti “gluten free”. Tra qualche mese, infatti, il corrispondente valore mensile del buono (da 56 a 124 Euro a seconda del sesso e dell’età) verrà corrisposto in formato elettronico tramite la tessera sanitaria. 

“Con questo sistema –prosegue la consigliera Dem– basterà recarsi presso qualunque farmacia o negozio convenzionato con la tessera sanitaria e lo specifico codice PIN per i celiaci. Un deciso avanzamento delle modalità di approvvigionamento che sono sicura non solo determinerà una semplificazione per le persone interessate, le quali non dovranno più recarsi periodicamente presso le Aziende sanitarie, ma contestualmente garantirà un risparmio di denaro per la pubblica amministrazione.” 

All’annuncio della nuova procedura seguiranno specifiche comunicazioni a tutte le Aziende sanitarie che illustreranno in dettaglio le nuove procedure che toccheranno anche il sito internet della Regione. Se il cambio di gestione verrà poi effettuato tramite il Fascicolo sanitario elettronico, tutta l’operazione sarà ancora più semplice e immediata. 

“Un ulteriore incentivo, ove non lo avessero già fatto, per i 566 celiaci dell’AUSL di Imola (ai quali si aggiungono i 3.636 dell’ASL di Bologna) –conclude la Consigliera PD– a dotarsi del Fascicolo Sanitario elettronico, uno strumento che nell’immediato futuro rappresenterà sempre di più il punto di incontro tra il cittadino ed il sistema sanitario regionale.”