Il delicato tema del dimensionamento scolastico approda in consiglio regionale con un question time firmato dalla consigliera Francesca Marchetti, che chiede quale sia il quadro della situazione in Regione Emilia-Romagna, anche alla luce della notizia del recente accordo in Conferenza delle Regioni.


“La Conferenza delle Regioni ha condiviso la proposta avanzata dal ministero dell’istruzione sui criteri relativi al dimensionamento scolastico. – spiega – La decisione consentirà che la prossima assegnazione dei dirigenti tenga conto del numero delle autonomie scolastiche e della media degli alunni presenti in ciascun territorio. Si tratta di un accordo importante per rendere finalmente effettiva quell’autonomia più volte auspicata dalle Regioni, che non possono essere estromesse dalle decisioni relative alle autonomie scolastiche e che rappresentano anche un importante presidio del territorio, specie nelle aree interne e montane”.

Su richiesta delle Regioni, come ha confermato anche l’assessore regionale alla scuola Paola Salomoni rispondendo al question time: “l’accordo avrà durata triennale per permettere la nomina a tempo indeterminato dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi. L’attuazione è prevista quindi dall’a.s. 2023/2024”.


Per quanto riguarda la Regione Emilia-Romagna, prosegue Marchetti: “in considerazione del numero medio di studenti per istituzione elevato rispetto alla media nazionale, l’Accordo prevede un numero di autonomie per il triennio 2023-2026 superiore a quello delle attuali normodimensionate e sufficiente a ripristinare le 4 sottodimensionate: uno a Modena, due nella provincia di Reggio-Emilia e uno nella provincia di Rimini. Sarà quindi possibile salvaguardare queste realtà oltre a tutte quelle al momento normodimensionate. Inoltre, anche in condizioni di calo demografico dovrebbe essere possibile dare ulteriore stabilità all’intero sistema scolastico regionale. Ora non resta che attendere l’approvazione in Conferenza Unificata dell’accordo”.