Pd-Lista Bonaccini-ER Coraggiosa chiedono al Governo di nominare il nuovo coordinatore nazionale del Piano nazionale per la Garanzia infanzia

Le dimissioni della senatrice Anna Serafini, dal suo ruolo di coordinatrice del piano di Child Guarantee, come estrema forma di denuncia davanti all’inattività del Governo sui temi che riguardano famiglia e bambini, non sono passate inosservate e anche la maggioranza in Regione Emilia-Romagna sollecita il Governo a nominare un nuovo coordinatore nazionale del Piano nazionale per la Garanzia infanzia.

In una risoluzione, a prima firma della consigliera regionale Francesca Marchetti, sottoscritta da molti colleghi consiglieri e anche da Lista Bonaccini e ER Coraggiosa si ricorda che “né la Cabina di regia né il gruppo di lavoro previsti dal Piano nazionale sono stati mai sino ad ora convocati ed il rischio è ora quello di perdere risorse necessarie a rafforzare il sistema educativo e di welfare – spiega Marchetti – non solo quelle del PNRR, ma anche quelle previste dall’attuazione del Piano Nazionale Garanzia Infanzia. A rischio ci sono servizi fondamentali per rafforzare il benessere psicosociale di bambine e bambini, preadolescenti e adolescenti, oltre a tutte quelle azioni di sostegno per minori in contesti di povertà abitativa, educativa relazionale o che vivono in situazioni di fragilità. Sull’infanzia il Governo non può temporeggiare ed occorre agire e investire per il futuro delle nuove generazioni. La totale assenza di decisioni e i continui ritardi rischiano di compromettere politiche essenziali per bambini, adolescenti e loro famiglie”.

La risoluzione impegna la giunta non solo a sollecitare il Governo a nominare al più presto un nuovo coordinatore nazionale ma anche “ad attivarsi, in tutte le sedi istituzionali opportune, anche tramite la Conferenza delle Regioni, per convocare una Cabina di regia e il Gruppo di lavoro con le parti sociali e i rappresentanti dei minori per dare concreta attuazione al Piano nazionale per la Garanzia infanzia, proseguendo celermente il lavoro fatto finora, coinvolgendo anche le Regioni, affinché i risultati raggiunti non vadano dispersi e garantendo la copertura finanziaria necessaria. È opportuno che si mettano in campo tutte le azioni utili al potenziamento della governance regionale in contrasto alla povertà ed esclusione sociale dei minori, individuando una figura di coordinamento a livello regionale e coinvolgendo la Garante per l’infanzia e l’adolescenza nella cabina di regia regionale, oltre ai rappresentanti a livello locale, dei settori sociale, sanitario, educativo, assieme al terzo settore e ai professionisti esperti della materia”.

La dem Marchetti conclude sottolineando che “L’Italia ha già un Piano, finanziato da qui al 2030 dal Governo precedente che grazie ad un finanziamento europeo di 635 milioni avrebbe le risorse per contrastare la povertà minorile e mettere in campo azioni utili ai nostri giovani. Non possiamo permettere che il Governo Meloni faccia perdere quelle risorse a milioni di italiani e metta in secondo piano i diritti per l’infanzia e l’adolescenza, buttando all’aria un lavoro frutto di coprogettazione con tutte le associazioni del Terzo settore e tutti i livelli istituzionali coinvolti. Chiediamo inoltre che si favorisca l’ampliamento dei modelli di intervento della Garanzia Infanzia già sperimentati in Regione, per assicurare l’accesso universale ai servizi soprattutto per i minorenni più vulnerabili, con particolare attenzione ai servizi di sensibilizzazione e di contatto con gli stessi beneficiari (outreach services), per una loro successiva messa a sistema a livello nazionale”.