Abbiamo bisogno di un sistema di informazione che sia forte, libero e che svolga una funzione davvero al servizio dei cittadini. Per questo è importante sostenere l’#editoria locale, che durante questa emergenza #Covid sta rappresentando un presidio di diffusione di cultura e informazione sul territorio. Proprio oggi in #CommissioneCultura insieme al sottosegretario Davide Baruffi abbiamo fatto il punto sulla clausola valutativa della legge a sostegno dell’editoria locale. Affrontando la clausola valutativa delle Legge regionale 11/2017 “Sostegno all’editoria locale” si sono infatti valutate le ricadute e lo stato di attuazione della legge e contestualmente si è realizzato un rapporto sullo stato delle imprese dell’informazione.

L’obiettivo è duplice: 
✅ informare al meglio i cittadini attraverso campagne istituzionali; 
✅sostenere le professionalità e le imprese che operano in questo settore, sia in termini di occupazione che di trasformazione. 

Il Sottosegretario alla presidenza della Giunta Davide Baruffi, nell’illustrare le ricadute della Legge 11/2017 che si è sostanziata in due bandi (nel 2018 e nel 2020), ha rimarcato come sia stata fondamentalmente raggiunto, con la soddisfazione degli addetti ai lavori, “l’obiettivo di garantire il livello occupazionale e sostenere la transizione tecnologica delle imprese editoriali del territorio”.

Se nel 2018 la dotazione della prima tranche di aiuti era di 600mila euro, i fondi messi a disposizione nel bando del 2020 si sono attestati a quota 1 milione di euro a cui si sono aggiunti i contributi straordinari per la veicolazione di campagne istituzionali soprattutto legate all’emergenza Covid.

“Con il bando del 2020 abbiamo tentato di allargare il più possibile la platea dei beneficiari, ma soprattutto siamo riusciti ad erogare i fondi in pochissimi mesi”.

Altro aspetto della clausola valutativa e della relazione di Baruffi ha poi riguardato l’analisi generale del settore giornalistico in Emilia-Romagna. “Su questo aspetto a fronte di oltre mille imprese iscritte al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), sono 408 quelle che fanno dell’editoria il proprio core business”.

Un settore, quello dell’informazione regionale, sufficientemente attivo, come testimoniato dagli oltre 2 miliardi di fatturato raccolto a fronte di una platea di addetti di oltre 9 mila unità.

“Il quadro che emerge dalla ricognizione svolta grazie alla Legge regionale ci restituisce un immagine di un settore alle prese con una trasformazione profonda come testimoniato dall’alto tasso di turnover registrato tra imprese che chiudono e nuove realtà, ma teso verso un’importante transizione verso la sfera digitale”.

E’ già allo studio un nuovo Bando per il settore nel 2021 e che a tal proposito è già partito il confronto con le realtà del settore. Con il bando da 1 milione di euro per chi fa informazione locale in Emilia-Romagna pubblicato nel luglio scorso abbiamo cercato di sostenere anche realtà piccole ma radicate nei territori, e questa è la direzione su cui operare anche nel futuro continuando a confrontarci con gli operatori del settore.

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