Auto di servizio, pulmini, scuolabus e mezzi operativi: a disposizione un milione di euro. Domande entro il 30 settembre
In sintesi
Apre oggi il bando della Regione per la rottamazione dei veicoli più inquinanti di Comuni e Unioni. A disposizione un milione di euro, per le domande c’è tempo fino al 30 settembre. Il bando è online sul portale Ambiente.
Auto di servizio, pulmini, scuolabus e mezzi operativi come trattori, macchine da lavoro o carrelli semoventi. La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione un milione di euro per la rottamazione dei veicoli più inquinanti della Pubblica Amministrazione locale, in particolare nei Comuni della pianura dove si applicano le limitazioni al traffico per la tutela della qualità dell’aria.
Sono in arrivo, dunque, contributi da 25 a 50mila euro per sostituire mezzi alimentati a diesel (fino alla classe Euro 4 inclusa), benzina o bifuel benzina-metano e benzina-gpl (fino all’Euro 3 compresa).
L’obiettivo, è lasciare spazio a veicoli più performanti per dare un taglio alle emissioni e ridurne l’impatto ambientale. Dopo il successo del primo bando, che lo scorso anno ha sostenuto il rinnovo del parco mezzi finanziando l’acquisto di 179 veicoli tutti elettrici o ibridi con 4 milioni e mezzo di euro, ora si punta a replicare l’iniziativa assicurando agli enti locali aiuti economici concreti e ancor più significativi rispetto al passato.
Approfondimenti
Il bando
C’è tempo dall’8 agosto al 30 settembre per presentare la domanda di contributo. Potranno accedere alle risorse i Comuni della pianura e dell’agglomerato di Bologna fino a 30 mila abitanti, a cui si applicano le limitazioni al traffico per la tutela della qualità dell’aria. Sono comprese le Unioni di Comuni composte da almeno un ente appartenente alle zone richiamate.
Nel caso in cui i fondi si rivelassero disponibili, la misura sarà estesa anche i Comuni con popolazione superiore ai 30 mila abitanti. Non possono presentare istanza di finanziamento gli enti già beneficiari delle risorse assegnate con il bando pubblicato l’anno scorso; specifiche priorità sono attribuite a quelli più piccoli, con meno popolazione.