Per la prima volta in oltre un secolo di storia il Tour de France nel 2024 prenderà il via dall’Italia e l’Emilia-Romagna sarà protagonista dell’edizione del Tour, con le tre tappe Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna, Piacenza-Torino dal 29 giugno al 1^ luglio 2024.

“Il “Grand Départ Florence Émilie-Romagne 2024” sarà uno straordinario evento, non solo sportivo, che vedrà protagonisti anche i territori emiliano-romagnoli in cui il ciclismo vanta grandi tradizioni e radici popolari, che hanno dato a questo sport, e al Tour stesso, campioni come Gino Bartali, Marco Pantani, Fausto Coppi”. A dirlo è la Presidente della Commissione Sport in Regione Francesca Marchetti a margine della seduta assembleare odierna che ha visto l’approvazione del progetto di legge per disciplinare i rapporti fra i soggetti pubblici promotori del “Grand départ 2024” che toccherà Rimini, Cesenatico, Bologna e Piacenza.

“A cento anni esatti dalla vittoria di Ottavio Bottecchia, il primo italiano a conquistare il podio del Tour nel 1924, la più importante competizione ciclistica e fra i primi tre eventi sportivi al mondo, sceglie l’Italia e questo fatto rappresenta una nuova occasione di promozione internazionale per l’Emilia-Romagna e il Paese e vogliamo essere pronti, attraverso questo provvedimento normativo, per organizzare al meglio l’accoglienza dell’evento ciclistico e per disciplinare i rapporti fra i soggetti pubblici che promuovono il Tour. – prosegue Marchetti – Il costo complessivo è di quasi 10 milioni di euro e la Regione contribuirà per il 54% e già per le prime tappe si prevedono circa 1,8 milioni di spettatori presenti in Italia, di cui oltre 730 mila in Emilia-Romagna. L’indotto potrebbe essere potenzialmente di 100 milioni e stimiamo di poter avere un ritorno di visitatori lungo il percorso di circa 1,8 milioni di persone con 130mila presenze negli alberghi”.

Dopo aver siglato nei mesi scorsi il Protocollo di collaborazione fra gli organizzatori di Aso, Città Metropolitana di Firenze, Regione Emilia-Romagna e Regione Piemonte, con questo ulteriore atto si disciplina di fatto un evento storico e di grandissima portata per la Sport Valley emiliano-romagnola. “Il lavoro di squadra tra istituzioni, che contraddistingue da sempre il nostro modo di amministrare e fare politica, è stato fondamentale per raggiungere questo traguardo. – conclude Marchetti – Questo evento, insieme ad altri come il Giro d’Italia 2019, i Mondiali di ciclismo a Imola nel 2020 e i tanti eventi internazionali in ogni disciplina, dalla Formula uno alla MotoGp, fino alla Coppa Davis, confermano come l’Emilia-Romagna sia una Regione in grado di accogliere, organizzare e gestire manifestazioni di grande prestigio oltre ad essere una terra di tantissimi appassionati e sportivi. Infine, con questa legge vogliamo coordinarci sulle tante iniziative che verranno svolte nei singoli territori, collaterali al Tour: dall’attrattività dei territori stessi alla promozione del ciclismo e della mobilità su due ruote e il coinvolgimento di giovani e scuole, per rendere ognuna di queste comunità attraversate dal Tour protagoniste di un’occasione di sviluppo economico, turistico e culturale”.