In due parole

Superano quota 2,5 milioni di euro i fondi messi a disposizione dalla Regione, ai quali si aggiungono quasi 5,8 milioni di euro di finanziamento ministeriale. Nonostante l’aumento di quasi il 32% degli studenti idonei, confermati per il terzo anno consecutivo gli importi unitari di 162 euro (Isee fascia 1) e 102 euro (Isee fascia 2) e si continua a garantire il beneficio a tutti gli studenti idonei. La ripartizione dei fondi per Provincia

S’allarga la platea degli studenti emiliano-romagnoli che frequentano le scuole secondarie primo e secondo grado (medie e superiori) beneficiari dei contributi per l’acquisto di libri di testo e altri sussidi didattici: erano 43.184 nel precedente anno scolastico 2021-2022, sono 56.853 nell’anno scolastico in corso 2022-2023, con una crescita di quasi il 32%.

Un aumento del numero dei destinatari reso possibile dall’incremento delle risorse pubbliche per garantire l’erogazione del bonus a tutti coloro che sono in possesso dei requisiti di reddito previsti (Isee fino a 15.748,78 euro), per un ammontare complessivo di quasi 8,3 milioni di euro, di cui circa 5,8 milioni di fondi ministeriali, e i restanti 2,5 milioni provenienti dalle casse regionali, che risultano quasi triplicati rispetto allo scorso anno (in cui erano stati 894mila).

La Giunta regionale ha infatti approvato il riparto dei fondi tra i Comuni/Unioni dei Comuni al termine dell’istruttoria condotta sulle domande che erano state presentate ai bandi comunali.

“Si rafforza l’impegno della Regione sul fronte del diritto allo studio scolastico, una delle priorità di questa legislatura. Con l’approvazione nella primavera scorsa da parte dell’Assemblea legislativa degli indirizzi regionali in materia per il triennio 2022-2024 c’eravamo impegnati a farci carico, come succede ogni anno, delle richieste di tutti gli studenti idonei. Ed è ciò che abbiamo fatto, quasi triplicando le risorse nel bilancio regionale destinate all’acquisto di libri di testo. Lavoriamo per una scuola inclusiva che non lasci indietro nessuno, a partire dai meno abbienti”.