“La Regione deve potenziare l’assistenza psicologica, un obiettivo reso ancora più necessario alla luce del protrarsi della pandemia da Coronavirus”.

A chiederlo in un question time in Assemblea Legislativa in Regione Emilia-Romagna le dem Nadia Rossi (prima firmataria) e Francesca Marchetti.

“Ad oggi 6 italiani su 10 sentono il bisogno di rivolgersi a uno psicoterapeuta. Si tratta di soprattutto di adolescenti e persone fragili. – spiega Marchetti – Purtroppo però il 27,5% dei pazienti che avevano intenzione di iniziare un percorso di salute mentale non ha potuto farlo per ragioni economiche; per lo stesso motivo il 21% è stato costretto a interromperlo. Per questo abbiamo chiesto alla Regione, da sempre attenta al tema del benessere psichico delle persone, tanto da aver approvato nel 2021 le nuove ‘Linee di indirizzo alle Aziende Sanitarie in tema di organizzazione dell’area Psicologia clinica e di comunità’ di potenziare un servizio che è stato ampiamente utilizzato dagli emiliano-romagnoli. Con un’interrogazione urgente abbiamo chiesto se è in corso in Conferenza delle Regioni una discussione sulla possibilità di potenziare l’assistenza psicologica tra le cure primarie all’interno del Servizio Sanitario Regionale. Sarebbe di fatto urgente e significativo che a livello nazionale si intervenisse in maniera organica e complessiva sui servizi a tutela della salute mentale, a cominciare dal prossimo Decreto Ristori. Il benessere psicologico non è più tabù, e sarà fondamentale per lo sviluppo della nostra società post pandemia”.

L’assessore alla Sanità Raffaele Donini ha confermato il pieno sostegno nelle sedi nazionali, proprio per ampliare le buone pratiche già avviate in Emilia-Romagna.

“L’assessorato ha confermato che il confronto con il Governo è in corso, anche a fronte delle sollecitazioni che in questi giorni arrivano dai territori e dallo stesso Ordine degli psicologi dell’Emilia-Romagna. Quindi auspichiamo davvero che, già dal prossimo decreto ristori, questa professionalità sia inserita nell’alveo delle cure primarie, e si sviluppino misure urgenti a tutela della salute mentale per tutti i cittadini”.