Le proposte di modifica al Programma di Sviluppo rurale 2.2

Descrizione delle principali proposte di modifica alla versione 2.2 del Psr presentate dalla Regione alla Commissione europea

Sono state notificate alla Commissione europea le proposte di modifica alla versione 2.2 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che ha circa 40 giorni di tempo per procedere all’approvazione. Il testo del Programma modificato, quindi versione 3.0 sarà disponibile sul sito solo successivamente all’approvazione della Commissione europea.

L’esigenza di apportare delle modifiche al testo del Programma nasce dall’esperienza maturata nel corso del primo anno di attuazione con circa 45 bandi pubblicati.

Le proposte di modifica sono state condivise dalla Regione con il Comitato di sorveglianza lo scorso 14 giugno.

Sono stati interessati dalle modifiche tipi di operazione riconducibili a tutti e 4 i macrotemi del Programma, anche se le modifiche di maggior entità sono rinvenibili nel macrotema “ambiente e clima”. Di seguito si riporta una breve disamina di alcune tra le principali proposte di modifica al Programma.

Gestione dei collegamenti ecologici dei siti Natura 2000 e conservazione di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario 10.1.09 “.

La Regione ha proposto di aumentare il sostegno riconosciuto per le superfici di pianura, adeguandolo anche per gli impegni sottoscritti in attuazione delle versioni del Psr 1.4 (approvata nel maggio del 2015) e 2.2 (approvata a dicembre 2016). Tra le modifiche sono state meglio chiarite le condizioni di ammissibilità degli spazi naturali e seminaturali. Tra le condizioni di ammissibilità è stato proposto di eliminare il limite minimo di estensione di un ettaro per poter rendere ammissibili superfici già oggetto di impegno delle misure agroambientali con la passata programmazione. E’ stato inoltre proposto l’inserimento di un importo minimo per i pagamenti. Si è proposto di prevedere anche per le carreggiate di servizio la deroga al periodo di sfalcio consentito. Avendo impegnato col primo bando solo il 33% di risorse disponibili, è stato calendarizzato oltre a quelli già previsti, un ulteriore bando per il 2017.

Ritiro dei seminativi dalla produzione per venti anni per scopi ambientali e gestione dei collegamenti ecologici dei siti Natura 2000 10.1.10

La proposta di modifica prevede di aumentare il sostegno finanziario per le superfici di pianura oggetto di impegno e in particolare per i prati umidi. La proposta nasce per favorire la prosecuzione di interventi già scaduti attraverso l’adesione a nuovi periodi di impegno e deriva dalla scarsa adesione registrata sull’ultimo bando determinata probabilmente da un sostegno finanziario non adeguato alla copertura dei maggiori oneri derivanti dall’applicazione degli impegni prescritti. Particolare attenzione è riservata agli interventi sui prati umidi i cui oneri risentono delle difficoltà legate all’approvvigionamento idrico. La proposta è estendibile anche agli impegni sottoscritti in funzione delle precedenti versioni del PSR 2014-2020. Tra le condizioni di ammissibilità sono state proposte modifiche volte a consentire l’adesione delle superfici realizzate e mantenute con le misure agroambientali delle precedenti programmazioni. È stato anche proposto che, alla scadenza del periodo di impegno, le superfici “già oggetto di misure agro-ambientali” per ritiri ventennali dei seminativi possono proseguire gli impegni aderendo agli interventi previsti dal presente tipo di operazione. Nel caso delle superfici ricadenti nella Rete Natura 2000 tale possibilità è condizionata dagli esiti della Valutazione di incidenza effettuata in applicazione delle Direttive 92/43/CEE (Habitat) e 2009/147/CE (Uccelli).

Le modifiche proposte per il tipo di operazione Gestione sostenibile della praticoltura estensiva 10.1.07 specificano la non ammissibilità delle superfici agricole investite con strutture permanenti o semipermanenti (es. pannelli fotovoltaici) che alterano le funzioni vegetazionali ed ecologiche di base, contrastando con gli obiettivi di biodiversità perseguiti dal tipo di operazione. Le proposte di modifica al testo del Programma identificano con maggiore chiarezza le caratteristiche che deve possedere il prato estensivo, al fine di promuovere la conversione a prato permanente di superfici precedentemente utilizzate per foraggiere avvicendate, a condizione che la copertura vegetale sia quella tipica dei prati polifiti.

A seguito della ampissima adesione registrata in occasione del primo bando sull’Agricoltura Biologica (11.1.01 e 11.2.01) e del relativo forte impegno di risorse, tra le modifiche notificate alla Commissione, si è proposto di subordinare la possibilità di ampliamento del 25% della superficie iniziale, alla effettiva disponibilità di risorse. Per cui tale possibilità sarà fissata nel quinquennio di volta in volta in fase di definizione del bando.

Per la Produzione Integrata (10.1.01)si è proposto di eliminare la possibilità di ampliamento del 25% delle superfici sotto impegno per garantire il controllo del fabbisogno finanziario nel lungo periodo.

Tra le modifiche, si è proposto per migliorare la controllabilità del tipo di operazione Gestione degli effluenti 10.1.02 di specificare meglio gli impegni in merito al tempo di interramento nel caso dello spandimento a raso con incorporazione. Inoltre, tra le Condizioni di ammissibilità  la Regione ha proposto di eliminare la presentazione della “Comunicazione per l’utilizzazione agronomica” per adeguarsi al Regolamento Regionale dell’Emilia-Romagna n° 1 del 4 Gennaio 2016 il quale prevede che tale comunicazione è obbligatoria solo in determinati casi e quindi non può rientrare tra i requisiti di ammissibilità ma viene valutata nel rispetto dei requisiti minimi. Inoltre, si è proposto di introdurre una specifica per le aziende soggette a richiedere le Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) per evitare il finanziamento di pratiche cogenti a seguito della suddetta autorizzazione.

Sempre nell’ottica di aumentare l’efficacia delle risorse impiegate, finalizzando maggiormente gli interventi e facilitando al contempo le verifiche e i controlli, nell’ambito del tipo di operazione “Incremento sostanza organica 10.1.03”, , la Regione ha proposto di eliminare la possibilità di variare le superfici impegnate negli anni per l’impegno relativo all’Apporto di ammendanti commerciali, letami e altre frazioni palabili. Inoltre, tra i principi in base ai quali fissare i criteri selettivi si vuol eliminare l’abbinamento con agricoltura conservativa, visti gli impegni incompatibili tra i due tipi di operazione.

E’ stato proposto per i Pagamenti delle indennità compensative (13.1.01 e 13.1.02) che gli impegni indicati nella condizioni di ammissibilità debbano essere mantenuti per tutta la durata dell’anno solare a cui fa riferimento la domanda. Inoltre, si è proposto di inserire un limite minimo di spesa e a seguito dell’ampia adesione al primo bando con relativo maggiore impegno di risorse rispetto a quelle preventivate, si propone di ridurre l’importo dell’aiuto ad ettaro ritenendo strategico garantire la continuità dell’aiuto per tutta la durata del periodo di programmazione, anche se di importo minore.

La proposta di modifica al testo del tipo di operazione 4.1.03 “Invasi e reti di distribuzione collettiva” nell’ambito dei costi ammissibili è finalizzata a chiarire che le opere di distribuzione sono riferite ai soli invasi realizzati con il progetto per rendere coerente il tipo di operazione con la demarcazione con il Programma di Sviluppo Rurale Nazionale (PSRN).

Per il tipo di operazione 4.3.02 “Infrastrutture irrigue” si è proposto di precisare ulteriormente il campo di intervento del tipo di operazione chiarendo che non risultano ammissibili le opere di distribuzione da reti idriche poiché sono già previste dal Programma di Sviluppo Rurale Nazionale con il quale sono stati specificati ulteriori elementi della demarcazione  anche con riferimento ai limiti dimensionali degli invasi.

Per incentivare i progetti collettivi, migliorando così l’efficacia delle risorse impiegate la Regione ha proposto per il tipo di operazione “Investimenti per la riduzione di gas serra e ammoniaca 4.1.04” di elevare l’importo della spesa massima ammissibile per i progetti collettivi a 500.000,00 euro. Gli attuali tetti di spesa massima ammissibile fungono da deterrenti alla realizzazione di progetti di tipo collettivo.

Nell’ottica della semplificazione dei requisiti di accesso e delle procedure di controllo, per migliorare i meccanismi di attuazione e allinearsi alle recenti interpretazioni comunitarie in merito alle condizioni di ammissibilità, nell’ambito del “pacchetto giovani” sono state proposte le seguenti modifiche:

  • per il tipo di operazione “4.1.02 Investimenti in azienda agricola per giovani agricoltori beneficiari di premio di primo insediamento” si è proposto di modificare il meccanismo di calcolo del tetto di spesa ammissibile ad aiuto finanziabile, riducendo la spesa massima potenzialmente finanziabile alle imprese con dimensione economica maggiore. La proposta nasce dalla considerazione che le nuove realtà aziendali hanno disponibilità finanziarie mediamente inferiori rispetto a quelle consolidate. Si è proposto inoltre di incentivare la responsabilità sociale della aziende agricole attraverso l’attribuzione di una specifica priorità per le imprese che assumono persone in condizione di fragilità sociale o che sottoscrivono convenzioni con cooperative sociali.
  • per il tipo di operazione “6.1.01 Aiuto all’avviamento d’impresa per giovani agricoltori”, per semplificare i meccanismi di attuazione è stato proposto di eliminare la necessità di dimostrare l’incremento dello standard output aziendale quale vincolo poco significativo efficienza dei fattori produttivi e limitante della progettualità dell’imprenditore. Inoltre, si propone di modificare la definizione dell’età limite per l’accesso al tipo di operazione precedentemente erroneamente fissata a “inferiore a 40 anni” con “non superiore a 40 anni”.

Per il tipo di operazione “Investimenti rivolti ad imprese agroindustriali in approccio individuale e di sistema 4.2.01” al fine di aumentare le possibilità di valorizzazione delle produzioni agricole, si è proposto di ampliare le tipologie di interventi ammissibili, consentendo l’accesso ai finanziamenti per trasformazioni verso prodotti non ricompresi nell’Allegato I del Trattato (per esempio. cosmesi, birra, pasta, pane, ect).

La Regione vuole continuare a sostenere interventi di prevenzione e adeguamento sismico delle strutture aziendali, per cui ha proposto di aggiungere il tipo di operazione 5.1.02 “Investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze derivanti da eventi sismici”. Non  era stato già previsto in fase di definizione de Programma, in quanto erano ancora in corso i bandi della “misura 126 – Prevenzione” della precedente programmazione 2007-2013.I tipi di operazione del Programma passeranno così da 66 a 67.

Per il tipo di operazione (1.1.01) si propone di inserire un contributo del 100% per i corsi che prevedono una verifica didattica sotto controllo di pubblici funzionari così da stimolare la presentazione di proposte formative che rilasciano attestati oggetto di verifiche qualificate del livello di trasferimento di conoscenza.

Inoltre, per i tipi di operazione rlativi alla formazione (1.1.01 e 1.3.01) sono state proposte delle modifiche per ampliare la platea dei partecipanti alla formazione ad alcune categorie che ne venivano ingiustamente escluse. In particolare, si propone di eliminare la definizione troppo restrittiva di “imprenditori e dipendenti” inserendo il termine“addetti” che comprende anche ad esempio i coaudiuvanti famigliari. Infine, allo scopo di qualificare ulteriormente l’offerta formativa e  semplificare le procedure amministrative sono state proposte eliminazioni di alcuni passaggi e inseriti dei chiarimenti al testo di riferimento.