La provvista pubblica passa dal 40 al 70%, la durata massima è estesa a sette anni, incluso anche turismo e commercio

La Regione Emilia-Romagna rilancia il Fondo Energia mettendo a disposizione 16 milioni di euro per i progetti di green economy delle imprese: la provvista pubblica di finanziamento è stata così incrementata dal 40% al 70%.

Il Fondo Energia è un fondo rotativo a finanza agevolata a compartecipazione privata che promuove gli investimenti destinati all’efficientamento energetico, alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alla realizzazione di impianti tecnologici che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali. Approvato dalla Regione Emilia-Romagna con Deliberazioni di Giunta n.1419/2011, n.65/2012 e n.94/2015, il Fondo è realizzato con risorse Por Fesr 2007-2013 – Asse 3 Qualificazione energetico-ambientale e sviluppo sostenibile.

“L’obiettivo del fondo è quello di incrementare gli investimenti delle imprese destinati a migliorare l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Questo – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi – attraverso la produzione o l’autoconsumo, oltre all’utilizzo di tecnologie che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali. Puntiamo a promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy, incentivare gli investimenti immateriali per l’efficienza energetica dei processi, oppure a ridurre il costo energetico incorporato nei prodotti”.

I finanziamenti del Fondo Energia, agevolati con provvista mista, hanno una durata massima di sette anni (in precedenza fissata a quattro anni) e partono da un minimo di 20.000 euro fino a un milione di euro per progetto (in precedenza le soglie erano di 75.000 e 300.000 euro). Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2013, secondo la data indicata in fattura.

Dal punto di vista tecnico, il costo della provvista pubblica, che incide per il 70% sul tasso del finanziamento, è pari allo 0%; per cui, agli attuali valori di Euribor, corrisponderebbe a un Taeg per le imprese sul finanziamento complessivo non superiore al 1,5% per l’intera durata del finanziamento. La possibilità di presentare on line le domande per il Fondo Energia è stata riaperta lo scorso 2 marzo secondo le modalità definite dalla delibera 94/2015.

Gli interventi ammissibili riguardano progetti destinati al miglioramento dell’efficienza energetica delle imprese, allo sviluppo di fonti di energia rinnovabile e di reti intelligenti (smart grid), alla creazione di reti condivise per la produzione e/o auto consumi di energia da fonti rinnovabili, alla creazione di beni e servizi che promuovano efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili. Per l’erogazione del finanziamento è sufficiente presentare il 50% di titoli di spesa, anche non ancora pagati, entro il 31 ottobre 2015. I progetti dovranno essere chiusi e rendicontati entro il 30 giugno 2016. La presentazione della domanda deve essere effettuata online sul sito del Fondo Energia.

Possono fare ricorso al fondo le piccole e medie imprese operanti – in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 – nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna. Con Delibera della Giunta regionale 349 del 31 marzo 2015 sono state inserite tra i beneficiari del Fondo anche le imprese del turismo e del commercio.

Il fondo è gestito dal raggruppamento temporaneo d’imprese “Fondo energia”, formato dai Confidi regionali Unifidi-Fidindustria. Le banche convenzionate sono le Banche di Credito cooperativo dell’Emilia-Romagna, la Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, il Banco Popolare (che comprende l’ex Banco di San Geminiano e San Prospero e l’ex Banca Popolare di Lodi) e la Banca Popolare di Ravenna.

Informazioni e documentazione sul sito del Por Fesr