L’Assemblea legislativa regionale, nella seduta del 21 giugno 2016, ha approvato il programma triennale delle politiche formative e per il lavoro. Per la prima volta la Regione è chiamata a programmare direttamente temi che qualificano in modo marcato e qualitativamente elevato l’offerta di servizi nel nostro territorio. Sono punti che acquistano particolare rilevanza oggi, nel momento in cui i momenti più bui della crisi economica sembrano definitivamente superati e iniziamo ad occuparci della ripartenza produttiva e occupazionale.
Questo Programma triennale rappresenta un documento di programmazione nuovo, che a seguito del riordino istituzionale porta in capo alla Regione anche l’attuazione delle attività formative, in precedenza delegate alle Province.

Il Programma triennale porta a sintesi le indicazioni del Patto per il Lavoro, del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo e di altre azioni regionali, per lavorare su quattro “Infrastrutture formative” strategiche:
1.       la IeFP, Istruzione e Formazione Professionale, che cura l’accesso al lavoro dei più giovani, in particolare ora anche con la sperimentazione del “sistema duale” (la formazione alternata a scuola e in azienda);
2.       la Rete Politecnica che realizza tra l’altro i percorsi biennali ITS per i nuovi tecnici aziendali, gestiti da Fondazioni che uniscono Università, Imprese, Scuola superiore formazione;
3.       Il Network per le alte competenze, la ricerca e il trasferimento tecnologico, che assicura formazione e supporto per le start-up, i nuovi imprenditori, e tutta la connessione tra formazione, ricerca e trasferimento tecnologico;
4.       Il sistema per il lavoro, compresi i Centri per l’impiego, che sono ora di competenza della Agenzia Regionale per il Lavoro (non più delle province), di cui vengono programmate le future politiche attive del lavoro, che potranno essere realizzate anche da soggetti privati accreditati, integrandole la massimo con le politiche di sostegno al reddito (assegni di disoccupazione, il futuro reddito di solidarietà, etc.).

Il Programma prevede provvedimenti quali 42 percorsi triennali di dottorato di ricerca, fondi per la formazione di imprenditori e management d’azienda, 30 milioni per la rete politecnica, 9 per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e 7 per il contrasto alla dispersione scolastica. Complessivamente sono previsti 360 milioni di euro di investimento per il triennio 2016-18.

Mentre in Emilia-Romagna l’occupazione, compresa quella giovanile, dà i primi segnali positivi di ripresa, è essenziale sostenerla con un sistema formativo capace di creare e far crescere le competenze essenziali per il lavoro, per formare i tecnici più ricercati dalle imprese, anche dalle nuove start-up, in stretta connessione con i nostri distretti e le nostre migliori filiere produttive.

In Emilia-Romagna possiamo contare su uno dei migliori sistemi formativi a livello nazionale ed europeo: con questo Programma Triennale ci impegniamo per migliorarlo ulteriormente, per finanziarlo adeguatamente, per rendere ancora più stretti i legami con le imprese e col territorio.