In Emilia-Romagna, negli ultimi anni sono stati accolti circa 13 mila bambini e adolescenti grazie a uno specifico programma regionale di cooperazione internazionale allo sviluppo che prevede che siano ospitati da famiglie, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato e cooperative sociali in alcuni periodi dell’anno. Sono minori che durante il periodo di soggiorno nella nostra regione ricevono cure e accertamenti sanitarie che, nei loro paesi di origine, non sono previsti o non si possono permettere. Ma anche per garantire a bimbi e ragazzi di aree con peculiarità che possono avere anche effetti nocivi sulla loro salute di stare per qualche tempo in una zona più salubre. Si tratta in particolare dei ragazzi e delle ragazze che arrivano dal deserto di Tindouf, in Algeria, nei mesi estivi, o quelli di Chernobyl dalla Bielorussia.

La Regione Emilia-Romagna offre loro un sollievo portando avanti il programma di accoglienza, che prevede oltre allo svago, interventi di assistenza sanitaria primaria ai minori e ai relativi accompagnatori. Si tratta infatti di controlli sanitari e di visite specialistiche di cura e prevenzione che, negli anni, hanno riguardato prevalentemente patologie quali cardiopatie, oncoematologia, forme tumorali, nefrologia.

Una recente novità, realizzata col contributo degli assessorati al Welfare e alla Salute, risponde alle richieste delle associazioni che organizzano l’ospitalità dei bambini del Saharawi e di Chernobyl in Emilia-Romagna: è cambiato infatti il rapporto tra accompagnatori e bambini a favore di questi ultimi. Da 1 a 15, è stato formalizzato e aggiornato il passaggio a 1 a 10: cioè per ogni gruppo di 10 bambini la Regione si impegna di norma a ospitare anche un accompagnatore che possa seguire i bambini in maniera attenta e diretta e possa aiutarli a trascorrere un soggiorno da noi ricco di attività che consenta loro di stare meglio e migliorare le proprie condizioni. In più viene incoraggiato un rapporto più diretto tra Asl e associazioni in modo che i tempi per l’organizzazione delle visite sanitarie, dei controlli specialistici e degli eventuali interventi chirurgici siano più celeri.