In due parole

La Regione ha definito la ripartizione delle risorse nazionali del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità sul territorio. A disposizione 4,4 milioni di euro che saranno utilizzati nel prossimo biennio per realizzare i progetti presentati dai Comuni e relativi a: realizzazione di parchi gioco inclusiviriqualificazione dei centri diurni socio-riabilitativi e socio-occupazionali e revisione delle dotazioni per la realizzazione di laboratori; acquisto o noleggio di attrezzature e mezzi di trasporto a disposizione di società dilettantistiche per promuovere la diffusione e l’accessibilità della pratica sportiva alle persone con disabilità.Nella notizia sono riportati i dati del riparto per provincia e per finalità (32.76 KB).

Creazione e/o risistemazione di parchi-gioco per attività ludico-sportive praticate soprattutto da bambini e adolescenti, con la realizzazione di parchi gioco inclusivi; riqualificazione di centri diurni socio-riabilitativi e socio-occupazionali, oltre all’ammodernamento e potenziamento di arredi e dotazioni strumentali per attività educative, percorsi socio-riabilitativi e nascita di laboratori artigianali; acquisto o noleggio di attrezzature e mezzi di trasporto a disposizione di società dilettantistiche per promuovere la diffusione e l’accessibilità della pratica sportiva alle persone con disabilità.

Sono alcuni degli interventi mirati a rafforzare il sostegno alle persone con disabilità e a favorirne il recupero e il pieno reinserimento sociale anche dopo i difficili anni della pandemia; saranno realizzati nel prossimo biennio sul territorio regionale grazie a un cospicuo pacchetto di risorse, pari a circa 4,4 milioni di euro, assegnate dal Governo alla Regione Emilia-Romagna per finanziare progetti ad hoc presentati dai Comuni, in forma singola o associata.

Proprio in questi giorni, infatti, la Giunta regionale ha approvato la delibera di programmazione del “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”, che definisce anche la ripartizione delle risorse tra i 38 Ambiti territoriali sociali (Ats) in cui è suddivisa l’Emilia-Romagna. Si attende ora l’erogazione dei fondi da parte dell’Ufficio nazionale per le disabilità per dare avvio al cronoprogramma dei progetti: entro luglio di quest’anno ciascun Ats dovrà infatti definire il piano di utilizzo delle risorse, e gli interventi dovranno essere conclusi entro febbraio 2024.

La ripartizione dei fondi

I 4,4 milioni di euro sono ripartiti tra i distretti socio-sanitari in base alla popolazione residente nella fascia di età 18-64 anni. Almeno metà dei fondi dovrà essere destinata al finanziamento delle attività ludico-sportive.

i criteri di ripartizione

i fondi per provincia e per finalità (32.76 KB)

Gli interventi: attività ludico-sportive

Gli interventi per le attività ludico-sportive devono riguardare aree accessibili e attrezzate con strutture ludichepercorsi e altri componenti che consentano a tutti i bambini, anche con condizioni di disabilità, di svolgere in sicurezza attività garantendo interazione, socializzazione e sviluppo delle facoltà cognitive.

L’area oggetto di intervento deve essere già collocata in prossimità di scuoleparchiaree ricreative; gli spazi devono essere privi di barriere architettoniche o sensoriali per permettere libertà di movimento anche con l’utilizzo di ausili, sia ai bambini che ai loro accompagnatori; le attrezzature fisse o mobili devono naturalmente essere conformi alla finalità oggetto del finanziamento.

Gli interventi: riqualificazione delle strutture semiresidenziali

Rispetto alla riqualificazione di strutture semiresidenziali, gli interventi dovranno riguardare i centri socio-riabilitativi diurni e i centri socio-occupazionali diurni per le persone con disabilità o attraverso la ristrutturazione /riqualificazione delle strutture di proprietà pubblica in cui vengono svolte le attività o con l’acquisto, l’ammodernamento, il potenziamento di supporti digitali, degli arredi e di dotazioni strumentali finalizzate alla realizzazione di laboratori.

Gli interventi: servizi in ambito sportivo

Gli interventi per i servizi in ambito sportivo devono riguardare l’acquisto o il noleggio di attrezzatureausili e mezzi di trasporto che il Comune, anche in forma associata, può concedere in comodato d’uso gratuito alle società sportive dilettantistiche, purché abbiano come fine statutario la promozione dello sport inclusivo o l’avviamento alla pratica sportiva delle persone con disabilità,  oppure siano in grado di documentare di svolgere tali attività pur se non espressamente indicate tra le finalità statutarie.