autismo

Il 2 aprile si è celebrata la ‪Giornata Mondiale di ‪‎sensibilizzazione sull’‪Autismo proclamata dalle Nazioni Unite. E’ un momento simbolico utile per tenere alta l’attenzione su un tema che ci deve vedere però impegnati ogni giorno.
In questi mesi come Regione abbiamo cercato di impegnarci su questo fronte.
In Emilia-Romagna esistono differenze territoriali sulla qualità della presa in carico dei soggetti con ASD. Ecco perché tra gli obiettivi del nuovo PRIA compare innanzitutto vi è l’uniformazione delle modalità di presa in carico nei vari territori, oltre alla garanzia di tempi più rapidi per la ‪diagnosi precoce accompagnati da impegni specifici per rispettarli: dal momento del sospetto a quello della diagnosi non devono trascorrere più di due mesi.
Miriamo ad allargare la presa in carico anche a ‪soggetti adulti, per i quali servono strumenti di valutazione diversi, ovviamente, da quelli usati per i bambini e gli adolescenti.
Famiglie e associazioni sono punti di riferimento con cui gli operatori devono stringere un rapporto per il benessere dei ragazzi. Investiamo quindi anche sulla ‪formazione del personale delle Aziende Sanitarie e a realizzare nelle strutture residenziali o semiresidenziali nuclei specifici dedicati all’autismo.
Il documento pone obiettivi ambiziosi rispetto al precedente: sicuramente il PRIA potrebbe essere migliorato. Siamo consapevoli che c’è molto da fare e che il Programma regionale, che pure ha recepito molte richieste nate dalla collaborazione con le associazioni, non è perfetto ma rappresenta un punto da cui partire per avviare un percorso migliorativo che dia risposte ancora più efficaci.
Anche per questo nei 3 anni della durata del Programma in Commissione calendarizzeremo alcuni passaggi intermedi per monitorare la sua attuazione.