Interrogazione scritta della consigliera regionale Francesca Marchetti

Proseguono i monitoraggi del corpo franoso che ha coinvolto la località Villasassonero nel Comune di Monterenzio lo scorso 6 febbraio. Il tema è al centro dell’attenzione della Regione Emilia-Romagna che prontamente si è attivata in queste settimane e la conferma è arrivata anche oggi dalla vicepresidente della Regione Irene Priolo, in risposta all’interrogazione scritta presentata dalla consigliera regionale Francesca Marchetti.

“Quanto avvenuto ha duramente colpito la piccola comunità e dal primo monitoraggio tutti gli enti coinvolti hanno evidenziato che il dissesto interessa una zona particolarmente estesa e fin dai primi giorni si sono attivati anche i tecnici dell’agenzia regionale per la sicurezza territoriale e protezione civile, oltre ai vigili del fuoco che hanno circoscritto l’area interessata dal dissesto. – ricorda Marchetti – La frana ha completamente compromesso la viabilità di un tratto della SP 35 “Sassonero” fino alla sua confluenza con la SP 21 “Val Sillaro” di fondovalle, interessandola per un tratto nella parte più orientale, ha, inoltre, distrutto due civili abitazioni (seconde case). L’evento al momento non ha coinvolto il torrente Sillaro, sono in corso i rilievi della scarpata al piede di frana di fronte al corso d’acqua per verificare la eventuale presenza di evidenze di movimento. Per questo ho chiesto alla Regione di conoscere il quadro sugli ultimi aggiornamenti relativi ai monitoraggi del corpo franoso e sapere quali siano i programmi in essere da parte della Città Metropolitana di Bologna relativi all’eventuale riapertura del tratto della SP 35 “Sassonero” di sua competenza”.

Non è mancata la risposta della vicepresidente Priolo che conferma come la Città Metropolitana di Bologna sia al lavoro per la riapertura al traffico, sebbene con limitazioni. La consigliera Marchetti spiega come “di fatto la riapertura della viabilità avverrà verosimilmente senza il ripristino dello strato di usura del conglomerato bituminoso, per cui in una sorta di “fase di cantiere”, che prevederà una forte limitazione di velocità ed una segnalazione stradale che avverta del pericolo locale. È positivo anche il fatto che la zona rossa, istituita con ordinanza del Sindaco sia stata “annullata” lo scorso 25 marzo a seguito dei costanti monitoraggi del movimento franoso, eseguiti dall’Ufficio Territoriale di Bologna dell’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile. Le azioni messe in campo, tuttora in corso, confermano l’efficacia di un lavoro condiviso e coordinato per cercare di ridurre il periodo di disagio e garantire ai cittadini la massima sicurezza e precauzione”.