I consiglieri Marchetti e Poli firmano una risoluzione in Regione. ‘A rischio 6.500 posti di lavoro. Politiche di rilancio per salvare occupazione e qualificare il territorio’.

 

Fari puntati sulla crisi del settore edilizio. In una risoluzione presentata In Assemblea Legislativa. I consiglieri Francesca Marchetti e Roberto Poli hanno sottoscritto la risoluzione (di cui è primo firmatario il collega ravennate Mirco Bagnari) in cui si chiede ‘il riconoscimento formale della crisi del settore per attivare strumenti straordinari di sostegno al reddito oltre ad adeguati ammortizzatori sociali per le situazioni di crisi aziendali in atto.’

In Emilia-Romagna le imprese attive nelle costruzioni nel corso del 2014 sono diminuite di circa 2000 unità rispetto all’anno precedente e si calcola che in sette anni di crisi si sia perso il 18% degli occupati con previsioni, anche nella nostra Regione, di un ulteriore calo nel 2015. ‘In questo momento – si sottolinea nel documento – stiamo assistendo ad un’ulteriore drammatica fase di crisi che sta colpendo il settore della cooperazione edile in Emilia-Romagna (con la crisi di importanti cooperative come Coop Costruzioni, CESI, ITER, Coopsette, Unieco), mettendo a rischio il posto di lavoro per oltre 6500 lavoratori.’

Fondamentale, per il nostro territorio – spiegano i consiglieri Marchetti e Poli – è il raccordo col governo per gli ammortizzatori sociali. Bisogna salvaguardare l’occupazione attraverso altri ammortizzatori compresa la cassa in deroga. E’ poi necessario provvedere ad un rilancio del settore per frenare l’emorragia che colpisce il settore.’ Insistono i due consiglieri dem.

Per questo nel documento si invita il Governo regionale a “mettere in atto politiche che, puntando ad una diminuzione del consumo di suolo, consentano di dare ossigeno al mondo dell’edilizia passando attraverso una qualificazione del settore e offrendo alle aziende che operano in questo ambito nuove opportunità legate alla ristrutturazione e alla rigenerazione urbana, alla messa in sicurezza degli edifici, alla cura ed alla manutenzione del territorio”.   Urgente puntare su nuove opportunità per un settore imprescindibile nello sviluppo qualificato della nostra regione.