Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, insieme ai firmatari del Patto regionale per il Lavoro e per il Clima, ha incontrato il commissario alla ricostruzione post alluvione, Generale Francesco Paolo Figliuolo, per discutere delle proposte di modifica volte a semplificare e accelerare le procedure di rimborso e risarcimento danni, nonché per sostenere la ricostruzione pubblica. L’incontro si è svolto in Regione e ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti istituzionali, sindaci, amministratori locali e dei comitati dei cittadini alluvionati.

Bonaccini ha ringraziato il commissario Figliuolo per la collaborazione e ha espresso soddisfazione per la condivisione delle proposte, ribadendo però l’attesa di risposte concrete dal Governo riguardo al rimborso dei beni mobili, al personale dei comuni e all’operatività del credito d’imposta. Figliuolo ha dichiarato che molte richieste del Patto saranno inserite in una prossima ordinanza che verrà emessa dopo Pasqua.

Proprio ieri abbiamo inoltre fatto il punto in Assemblea legislativa sulla ricostruzione

A dieci mesi dalla tragedia che ha colpito in particolare la Romagna, l’Assemblea legislativa fa il punto sulla ricostruzione.

Semplificare le pratiche edilizie, facilitare il lavoro dei periti, permettere una rimodulazione dei contributi in modo da poter anticipare risarcimenti ai cittadini che ne abbiano bisogno. Per far decollare la ricostruzione della parte privata del post alluvione bisogna cambiare le “ordinanze Figliuolo”: la Regione, in accordo con le parti sociali che hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro e per il Clima, ha avanzato le proprie proposte al Commissario alla ricostruzione ed è in attesa di avere una risposta entro venerdì prossimo. A un anno di distanza dall’alluvione che nel 2023 ha duramente colpito l’Emilia-Romagna, la giunta regionale ha fatto un bilancio della ricostruzione nel corso di un dibattito in Assemblea legislativa: “Abbiamo chiesto altri cambiamenti per semplificare la presentazione delle domande per la ricostruzione”, spiega la vicepresidente e assessore all’Ambiente Irene Priolo che chiede più attenzione per le aziende agricole e certezze sul credito di imposta. Priolo ha anche fatto il punto su alcuni degli interventi: 3.669 interventi sulle strade pari a 893 milioni di euro, 298 interventi pari a 267 milioni di euro sui Consorzi di bonifica, altri 218 cantieri per 234 milioni di euro di fonte regionale. “Ci sono tanti altri interventi che dovranno essere effettuati nei piani speciali e che dovranno essere finanziati: è auspicabile che il prossimo decreto del governo permetta di rimodulare l’uso delle risorse che il commissario Figliuolo ha già”, sottolinea la vicepresidente Priolo, che ricorda come, se il governo farà un decreto in questo senso, altri interventi, soprattutto legati a ponti, frane e nodi idraulici, potranno essere finanziati con il Pnrr, liberando così già fondi nella disponibilità del Commissario alla ricostruzione, che potranno essere destinati ai risarcimenti per i cittadini.

Molti emiliano-romagnoli non hanno ricevuto i rimborsi promessi. Chiediamo al Governo risposte immediate e azioni concrete. Serve un cambio di passo, per snellire la burocrazia, rivedere le ordinanze e garantire interventi tempestivi, specialmente nelle aree montane colpite dalle frane. Inoltre, è urgente risolvere i problemi legati all’assunzione del personale tecnico per la ricostruzione.