Nel 2016 la Regione rilancia lo spettacolo dal vivo con 11,6 milioni di euro e sostiene con ulteriori 3,5 milioni di euro le attività culturali di associazioni, organizzazioni, istituzioni

 

La Regione Emilia-Romagna ha varato per il triennio 2016/2018 il Programma regionale in materia di spettacolo (L.R. n. 13/99) e il Programma degli interventi per la promozione di attività culturali (L.R. n. 37/94 e ss.mm.) definendo i contributi per l’anno in corso e delineando le finalità generali, le priorità e le modalità di intervento.
Nelle prossime settimane la Giunta regionale procederà con l’approvazione dell’Avviso per la presentazione dei progetti triennali e, a conclusione della procedura di selezione, l’assegnazione dei contributi.

Il Programma regionale in materia di spettacolo

Tra gli obiettivi principali che il Programma regionale in materia di spettacolo (L.R. n. 13/99) intende perseguire c’è la promozione dello spettacolo dal vivo quale elemento fondamentale dell’identità culturale, della crescita individuale e della coesione sociale, ma anche come fattore strategico di sviluppo. Gli indirizzi regionali vanno quindi nella direzione di confermare e potenziare un sistema emiliano-romagnolo dello spettacolo dal vivo che, nel panorama nazionale, si conferma tra i più articolati e dinamici. In controtendenza rispetto al dato statale, la Regione a partire dal 2000 ha incrementato significativamente i propri stanziamenti nel settore e anche per il 2016 è previsto un aumento dello stanziamento di oltre 700.000 euro; quest’anno l’investimento a favore del sistema dello spettacolo dal vivo in attuazione alla L.R. n. 13/99, per ciò che riguarda la spesa corrente, è pari a 11.595.000 euro a fronte dei 10.845.000 euro stanziati nel 2015.

Le novità 2016/18

Rilevanti le novità introdotte col Programma regionale in materia di spettacolo 2016/2018, a partire da nuove modalità di intervento conseguenti al riordino istituzionale che hanno determinato il superamento del modello di concertazione tra Regione e Province per il sostegno allo spettacolo, e dal nuovo assetto del sistema dello spettacolo determinato dal Decreto ministeriale del 1 luglio 2014, relativo all’assegnazione del finanziamento statale.
Col riordino del sistema di governo regionale e locale, a seguito della decisione della Regione Emilia-Romagna di esercitare funzioni di programmazione e gestione dei piani di intervento, dal 2016 i progetti rispondenti ai requisiti previsti dall’avviso pubblico annuale in attuazione del Programma e considerati prioritari saranno finanziati attraverso lo strumento delle convenzioni con la Regione o mediante contributi diretti.
Il Programma tiene inoltre in considerazione anche il mutato l’assetto del sistema dello spettacolo, in particolare per ciò che riguarda il teatro. La riforma del FUS ha supportato il ripristino nel corso del 2015 del circuito multidisciplinare – in Emilia-Romagna affidato all’Associazione Teatrale dell’Emilia Romagna – e ha riconosciuto per la prima volta le “residenze artistiche” come luoghi di creazione e di sperimentazione artistica  – il cui sostegno per il prossimo triennio è confermato tra le azioni prioritarie anche della programmazione regionale.
In continuità con gli anni precedenti, il Programma regionale in materia di spettacolo 2016/2018 presta particolare attenzione all’impegno a favorire l’aggregazione di più soggetti, a diffondere gli spettacoli oltre i confini regionali e nazionali e a garantire la solidità finanziaria complessiva dei progetti.

Programma regionale in materia di spettacolo 2016/2018

 

Il Programma degli interventi per la promozione di attività culturali

Ammontano a 3.526.000 euro gli stanziamenti previsti in attuazione della prima annualità del Programma degli interventi per la promozione di attività culturali per il triennio 2016-2018. Sono i contributi di spesa corrente con cui si interviene nei settori indicati dalla Legge Regionale n. 37 del 1994: sostegno finanziario tramite convenzione a istituzioni culturali in possesso di un patrimonio bibliotecario/archivistico/museale che svolgano attività di studio, ricerca e divulgazione; sostegno finanziario tramite convenzione ad associazioni e organizzazioni culturali di livello regionale per programmi annuali di attività; contributi a Comuni e Unioni di Comuni per iniziative culturali; iniziative dirette della Regione per l’attuazione di manifestazioni e iniziative di particolare rilevanza; premi per iniziative culturali.