Con il voto favorevole dei consiglieri Pd, Sel, M5s, Ln, e l’astensione di Fi e Fdi, l’Assemblea legislativa regionale ha approvato una risoluzione presentata da 17 consiglieri Pd finalizzata a “promuovere e sostenere su tutto il territorio regionale, nell’ottica del raggiungimento dell’autosufficienza energetica, la conoscenza e la diffusione dei modelli denominati ‘Comunità Solare Locale’, sia attraverso campagne informative, sia fornendo ai Comuni ed alle associazioni il supporto tecnico e la consulenza necessaria all’avvio del progetto”. Per “Comunità Solari Locali” si intendono associazioni di cittadini e imprese promosse dai Comuni, che partecipano direttamente e in prima persona alla costruzione di politiche energetiche sostenibili, sostituendo l’uso dei combustibili fossili con quello di fonti energetiche rinnovabili, oppure puntano sul risparmio energetico attraverso l’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza. “L’adesione alla Comunità permette di avere un check up gratuito sui consumi domestici, di partecipare alle piattaforme fotovoltaiche comuni, e premia con buoni sconto o risparmi sulla bolletta l’acquisto di prodotti di uso comune a ridotto impatto energetico”.

La prima Comunità Solare italiana è nata nel 2011 grazie ad un progetto promosso dall’Università di Bologna e cofinanziato con 618.000 euro dalla Regione: capofila il Comune di Casalecchio di Reno, il progetto si è poi esteso a Sasso Marconi, Medicina, San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia, Zola Predosa, Castel San Pietro Terme e Mordano.

“Gli ambiziosi obiettivi fissati dall’Ue in campo energetico, – è scritto nel documento – che si prefiggono di coprire con le rinnovabili la maggioranza del fabbisogno energetico entro il 2050, sarebbero irraggiungibili senza uno sforzo collettivo dei singoli consumatori, che devono acquisire la consapevolezza dei propri comportamenti ed agire per modificarli in senso sostenibile”. In questo contesto, appare cruciale il ruolo dei Comuni, a cui spettano “l’intervento di riqualificazione energetica della parte pubblica e il coordinamento e l’attuazione dei progetti appannaggio dei soci privati”.

È stato approvato un emendamento di Silvia Prodi (Pd) a sostegno dei progetti di efficientamento energetico portati avanti dai Comuni.