Francesca Marchetti: “Dall’approvazione della Legge regionale per i vaccini obbligatori al nido del 2016 ottimi risultati grazie al lavoro della rete formata da operatori, aziende sanitarie, comuni e scuole, passi enormi per tutelare la salute dei bambini”

“Le coperture vaccinali in Emilia-Romagna al 30 giugno di quest’anno segnano risultati insperati fino a pochi anni fa. Dopo che a livello regionale, già da fine 2018 si è registrato il raggiungimento della soglia del 95%- ovvero la soglia raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per garantire la cosiddetta ‘immunità di gregge’ – ora i dati sono ulteriormente incrementati. La media è maggiore del 97%. In sei mesi, nelle aree storicamente più critiche, si sono registrati progressi fino a 5 punti percentuali e in alcune province si sfiora il 100%”. Francesca Marchetti, consigliera regionale Pd e relatrice della legge che aveva introdotto quattro vaccini obbligatori per l’Emilia-Romagna, sintetizza così i dati che la Regione Emilia-Romagna ha presentato in questi giorni e che nella mattinata di oggi, lunedì 28 ottobre, sono stati presentati dalla Commissione regionale Politiche per la Salute.

“È importante anche guardare i dati di Imola, dove superiamo il 98% per le vaccinazioni che sono obbligatorie per legge e siamo oltre al 95% per quelle raccomandate – sottolinea la dem Marchetti – Questi numeri dimostrano come, nella stragrande maggioranza dei casi, i genitori abbiano capito il senso della nostra battaglia. L’Emilia-Romagna l’ha condotta per prima con uno solo scopo, quello di tutelare la salute pubblica e soprattutto la salute dei bambini più deboli. È indubbio infatti che la legge con cui, a novembre 2016, rendemmo obbligatorie le vaccinazioni per l’iscrizione ai nidi, abbia fatto da traino, dandoci la possibilità di avere più tempo per organizzare, spiegare, fare sì che tutto funzionasse”.

Per i bimbi nati nel 2016 (il campione è stabilito a livello ministeriale), questi sono i dati relativi all’area dell’Azienda Usl di Imola: poliomielite 98,5%, difterite 98,6%, tetano 98,6%, Epatite B 98,7%, pertosse 98,6%, emofilo B 97,9%, MPR 97.6%. Anche per le vaccinazioni raccomandate i dati sono in crescita e adesso superano il 95%: pneumococco 96% e meningococco B 95,3%.

“La scelta che il gruppo di maggioranza ha compiuto nel 2016 oggi dà i suoi frutti. Oltre a introdurre l’obbligatorietà di alcuni vaccini per accedere ai nidi, abbiamo radicalmente cambiato un trend che preoccupava moltissimo. L’opinione pubblica ci ha seguiti e lo stesso ha poi fatto il Parlamento, legiferando per un’obbligatorietà vaccinale ancora più estesa. Ma imporre un obbligo non è la soluzione di un problema se insieme non si fa un lavoro di squadra per informare e sensibilizzare su un tema così delicato e importante come la salute. – è il ragionamento di Francesca Marchetti – Ecco perché grazie al lavoro di rete degli operatori, delle aziende sanitarie locali, dei comuni e delle scuole, possiamo dire che la tutela e il benessere dei più piccoli è diventato un argomento su cui oggi c’è una maggiore e più diffusa consapevolezza. E questo dato, insieme a quello dei numeri sulla copertura, è davvero un risultato di cui essere orgogliosi