Marchetti: “dal gestore pretendiamo più servizi, gli orari di punta non possono essere penalizzati”

Continua a dare problemi il nuovo orario invernale di Trenitalia tra Bologna e la Romagna, in vigore dal 9 dicembre. Oggi il dibattito si infiamma in Assemblea legislativa, con il question time presentato dal PD al quale ha aderito anche la consigliera regionale Francesca Marchetti.  

«Il malcontento diffuso dei pendolari e le loro mobilitazioni non passano inosservate, anzi ribadiamo che non si può scegliere sulla testa dei territori, alcuni sono stati più penalizzati di altri – dice Marchetti –. Il disagio si è subito non solo per il cambiamento degli orari e delle fermate dei treni relativi alle stazioni di Varignana, Castel San Pietro Terme, Ozzano e San Lazzaro a seguito del nuovo orario entrato in vigore ma anche per le risposte negative avute da parte di Trenitalia.  Rimaniamo, inoltre, in attesa della convocazione di un tavolo con TPER da parte del servizio Mobilità della Regione per ottimizzare autobus urbani di Bologna in rapporto all’orario di entrata a scuola degli studenti. Vi è la necessità di avere un’organizzazione delle fermate e dei flussi dei treni più coerente ed efficace per garantire un servizio di qualità ai pendolari, evitando ritardi che in alcune fasce orarie superano anche i 40 minuti di attesa a Bologna».  

L’Assessore Donini, rispondendo in aula al question time, ha sottolineato come alcune problematiche siano già state superate e che il nuovo orario è il frutto del Patto per il trasporto pubblico regionale e locale che comporta per la Regione un investimento di circa 3 milioni di euro. Ha anticipato inoltre che altri stop saranno definiti dopo le festività, ma che ancora il quadro non è completo. È attivo infatti un tavolo di lavoro permanente fra Trenitalia, Regione e Comuni del territorio ravennate, ferrarese, Città Metropolitana e aziende di Trasporto Pubblico, per analizzare la questione.