Settembre è il mese dell’Alzheimer e anche quest’anno a livello regionale si sono organizzate numerose iniziative come convegni, incontri con i malati e le famiglie e campagne di informazione e sensibilizzazione.

“Regione Emilia-Romagna, aziende Usl e associazioni, in occasione della giornata mondiale dell’Alzheimer che ricorre il 21 settembre e del mese dedicato ad approfondire gli aspetti sanitari e sociali, oltre che emotivi, legati alla malattia, hanno svolto insieme un importante lavoro per programmare iniziative volte a far conoscere meglio la malattia e le sue conseguenze, e a far sentire meno soli i malati e coloro che se ne prendono cura. – commenta la consigliera regionale Pd Francesca Marchetti – A Imola, dove è ben avviato il progetto della Casa Alzheimer che garantisce 44 posti letto e 20 in day hospital, il 27 settembre ci tengo a segnalare il convegno organizzato in collaborazione con Alzheimer Italia al Cinema centrale in via Emilia”.

“Questi appuntamenti sono utili per ripercorrere anche quello che la Regione Emilia-Romagna fa e promuove. Già da anni si è dotata di uno strumento specifico, il Piano regionale demenze, che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei malati mantenendoli quanto più possibile nel proprio ambiente domestico – spiega la consigliera Pd – Un percorso specifico è inoltre dedicato alla demenza giovanile, che si verifica prima dei 65 anni e che oggi appare come un fenomeno in crescita visto che il miglioramento della capacità diagnostica e tecnologica del sistema sanitario consente di intercettarlo prima”.

In un anno sono circa 75.000 le persone che ricevono cure e assistenza in Emilia-Romagna. Possono contare sulle professionalità che operano nei 60 Centri per i disturbi cognitivi e le demenze. 13 sono invece i Nuclei residenziali dedicati alla patologia e 9 i centri diurni, cui si aggiungono i posti disponibili nelle oltre 500 strutture tra case residenza e centri diurni. “È importante inoltre – sottolinea ancora Marchetti – il lavoro svolto con la collaborazione dei famigliari e delle associazioni di volontariato, veri alleati del servizio sanitario nella cura e assistenza ai malati di Alzheimer”.