“Negli ultimi anni la povertà si è sempre più diffusa e nel periodo più recente, con l’emergenza sanitaria, si è ulteriormente estesa, coinvolgendo un numero più ampio di nuclei e di cittadini, a partire dalle famiglie numerose (con un numero alto di componenti e con figli in età minore) nelle quali nessun adulto o solo uno lavora. Contestualmente anche la condizione dei minori di età è andata peggiorando, sia per quanto riguarda la povertà assoluta sia sul fronte del rischio di povertà: i bambini e gli adolescenti risultano più esposti ai danni della povertà in quanto non possono beneficiare – proprio nel periodo evolutivo – delle possibilità e delle opportunità che alimentano la crescita”.

Questo, in sintesi, il contenuto dell’Informativa della Garante per l’infanzia e l’adolescenzaClede Maria Garavini, in merito alla stesura definitiva del report sulla povertà minorile (report realizzato con la collaborazione di Anci) in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, in seduta congiunta con la commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Francesca Marchetti, e con la Commissione per la parità e per i diritti delle persone, presieduta da Federico Amico.

 L’analisi sulle #povertà e #disuguaglianze minorile in Emilia-Romagna è stata al centro oggi della seduta congiunta delle #CommissioniScuola#Sanità e #Parità in occasione dell’informativa della Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Clede Maria Garavini, e dell’audizione di ANCI Emilia-Romagna sulla povertà minorile. Il contrasto alle povertà è una sfida di equità importantissima, la crisi pandemica ha accentuato alcuni disagi, in particolare la povertà educativa, in stretta relazione con le povertà economiche e sociali e non risparmia neppure la nostra Regione Emilia-Romagna.

👉 Per questo è necessario lavorare fin dalla prima infanzia per superare ostacoli economici, culturali e sociali e per garantire un futuro di uguaglianza e parità, oltre ad una società più equa, matura e responsabile. Dobbiamo mettere i minori e i loro diritti al centro delle nostre politiche, elaborando un pensiero nuovo e azioni concrete, definendo politiche integrate, implementando e rafforzando le alleanze educative.

♻️ Serve un approccio multidisciplinare che passi dalla #famiglia, dalla scuola, dai servizi educativi, sociali, socio-sanitari, culturali e sportivi coordinati per costruire una comunità educante, che accompagni nella crescita i giovani a partire dai loro contesti di vita a livello regionale, che vanno costantemente monitorati.

📣 La Regione sta mettendo in campo diversi servizi ma è necessario non fermarsi qui e anzi è importante anche aver inserito nel #PianoNazionaleRipresaResilienza un capitolo proprio sulle politiche dedicate ai minori, perché rappresenta il giusto impegno per valorizzare il protagonismo giovanile, per far esprimere al meglio le loro potenzialità e garantire la socialità, non solo per una loro crescita, ma anche per lo sviluppo delle nostre comunità, dell’economia e della competitività dei territori. Comuni come Rimini e Reggio Emilia si sono già mossi in questa direzione con iniziative a contrasto della povertà educativa, e il nostro impegno sarà quello di monitorare e approfondire questi progetti.