Francesca Marchetti (PD): “Massima attenzione alla promozione dell’attività motoria a partire dalla scuola primaria. Accessibilità e attenzione a disabilità e parità di genere nello sport”

“Sport è salute, welfare, turismo e lavoro: con la nuova legge regionale sullo sport abbiamo adottato un’ottica di sistema per promuovere la pratica sportiva a tutti i livelli – commenta Francesca Marchetti, consigliera e capogruppo PD in commissione scuola e sport dell’Assemblea legislativa regionale – Gli obiettivi vanno dalla tutela del benessere psico-fisico della persona alla crescita educativa dei più giovani, dall’economia che ruota attorno ai grandi eventi alla formazione di chi insegna una disciplina”.

“La norma approvata oggi fonde le precedenti leggi regionali dedicate alla promozione della pratica sportiva e alla gestione dell’impiantistica. La finalità primaria è quella di incoraggiare l’accessibilità allo sport per tutti, indipendentemente dall’età e dalla condizione personale e sociale” prosegue la consigliera.

“Essenziale è il coinvolgimento del mondo della scuola per consolidare il ruolo dello sport come strumento di prevenzione e benessere, colonna portante delle politiche della nostra Regione. È fin dall’infanzia che bisogna curare le spinte motivazionali per favorire l’attività motoria e contrastare quindi l’abbandono sportivo. – sottolinea la consigliera PD – Su questo punto ho presentato anche un apposito ordine del giorno abbinato alla legge che impegna la Giunta ad avviare una sperimentazione per incrementare il numero delle ore di attività motoria nelle scuole primarie e a solleticate il Ministero per potenziarne l’insegnamento.”

“Fondamentale è anche la promozione della parità di genere nelle attività sportive e motorie come veicolo di integrazione e partecipazione. Non è quindi banale il richiamo, che abbiamo voluto in legge, alla Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport. – prosegue Francesca Marchetti – La prima regola dello sport è libertà e parità di accesso. E per continuare a valorizzare i progetti di integrazione che la nostra Regione mette in campo nelle politiche sociali e sanitarie, non si può prescindere quindi dall’accessibilità di disabili e di persone in condizione di fragilità alla pratica sportiva”.

“Lo sport è coesione sociale, averlo portato al centro delle politiche regionali non è un manifesto di intenti ma un atto concreto della nostra azione di governo” conclude Francesca Marchetti.