In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, dobbiamo fermarci a riflettere su come il nostro Paese debba fare ancora passi avanti in questo ambito.

La situazione attuale rimane delicata e mancano adeguati investimenti di lungo respiro per aiutare realmente milioni di disabili. Occorre quindi che il Governo investa di più sui disabili e sulle politiche sociali che permettano di garantire una qualità di vita dignitosa a queste persone.

In Regione Emilia-Romagna facciamo la nostra parte. Ad esempio, supera i 15 milioni di euro il pacchetto di risorse destinate ai Comuni ed Unioni per finanziare, nel 2018, i lavori edilizi di abbattimento delle barriere architettoniche negli appartamenti e nelle parti comuni dei condomini. La Giunta regionale ha infatti approvato, la ripartizione dei contributi su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini: 13 milioni riguardano la prima parte dei 29 assegnati all’Emilia-Romagna per il triennio 2018-2020 dal Fondo nazionale, che è stato rifinanziato dopo 14 anni di stop; i restanti 2,2 milioni di euro sono quelli stanziati annualmente dalla Regione attraverso lo specifico Fondo regionale, istituito nel 2014 proprio per supplire alla mancanza di contributi statali. Un Fondo che sinora, in quattro anni dalla sua attivazione, ha permesso di finanziare, con oltre 8 milioni di euro, più di 2.300 interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli appartamenti privati.

Occorre fare un ulteriore sforzo, che non è solo legislativo, ma soprattutto culturale: bisogna passare dalla cultura dell’handicap alla cultura della disabilità, mettendo al centro le persone. È necessario realizzare concretamente un processo di inclusione di qualità, eliminando ogni tipo di barriera da quelle fisiche a quelle sensoriali, cognitive e comunicative per favorire la cultura inclusiva delle persone migliorando i contesti di vita di ognuno di noi.