Bocciata la risoluzione di Fratelli D’Italia a prima Firma Evangelisti che chiedeva alla Regione di fare chiarezza sulla proposta avanzata di realizzare un’Ausl unica metropolitana. Sull’emendamento della Lega, la dem Marchetti non partecipa al voto.

“Su un tema che riguarda la sanità dei nostri territori andrebbe fatta una discussione di merito non proporre documenti strumentali privi di contenuti e solo alla ricerca di visibilità. Non vi è nessuna decisione già presa da contestare, ma un percorso di riflessione in atto”. A dirlo è la Consigliera regionale Francesca Marchetti durante la discussione in aula della risoluzione di Fratelli D’Italia che chiedeva alla Regione di fare chiarezza sulla proposta di realizzare un’unica Azienda Sanitaria Metropolitana che unisca le attuali Ausl unica di Bologna e Ausl di Imola. L’atto di indirizzo è stato respinto dalla maggioranza di centrosinistra proprio per la natura strumentale dell’atto.

“Contrariamente a quanto espresso da Fratelli d’Italia non c’è una proposta di Ausl unica, c’è un percorso avviato dalla CTSS della città di Bologna, per valutare le possibili forme di integrazione e innovazione nell’organizzazione e nella gestione delle reti ospedaliere e dell’assistenza territoriale, per continuare a garantire una sanità pubblica universalistica e di qualità attraverso una visione strategica – spiega Marchetti – L’obiettivo è dare risposte concrete e di qualità alla salute dei nostri cittadini, che devono fare i conti con la complessità della fase post pandemica e con l’aumento delle spese energetiche su cui i colleghi di destra non hanno speso una parola. Ho chiesto loro di lavorare insieme per fare una richiesta al Governo nazionale affinché vengano riconosciute le risorse necessarie a prevenire il collasso del sistema sanitario nazionale e di conseguenza regionale. Una proposta che è caduta nel vuoto.

Voto negativo unanime quindi dal Partito Democratico alla risoluzione di Fratelli d’Italia, nessuna spaccatura. La dem Marchetti non partecipa al voto solo sull’emendamento Lega che richiama la salvaguardia dell’autonomia dell’azienda di Imola in coerenza con il percorso che il territorio sta facendo, essendone lei rappresentante. “La destra è strabica. – dichiara netta Marchetti – Nel Consiglio comunale di Imola ha votato contro la proposta di qualificazione e valorizzazione dell’ospedale di Imola e dell’Istituto Montecatone, ha votato contro all’istituzione e alla promozione degli stati generali della sanità imolese in un percorso di coinvolgimento e confronto tra istituzioni e professionisti, associazioni, parti sociali e cittadinanza attiva per definire insieme il futuro della sanità territoriale e oggi strumentalmente chiede alla Regione di discutere presunte decisioni assunte. L’autonomia si difende non con slogan ma con in fatti in Regione e a Roma. Il percorso del Consiglio comunale imolese e quello del Partito Democratico circondariale è stato attivato, sia dal punto di vista istituzionale che politico. Sull’autonomia dell’Ausl di Imola non prendo lezioni. Al Consigliere della Lega Marchetti, al quale ricordo che sono aperta sempre al dialogo a riguardo, purché sia costruttivo e non semplicistico e strumentale.”