Contrastare la discriminazione multipla tenendo conto dei bisogni differenziati di donne e uomini disabili. Una risoluzione per affrontare il delicato tema della disabilità dal punto di vista di genere.

Ho presentato una risoluzione per chiedere alla Giunta regionale di “riconoscere un peso sempre crescente alle differenze di genere nella programmazione nelle proprie politiche sulla disabilità, anche avvalendosi degli spunti offerti dal secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea”.

Nel documento si chiede inoltre di “diffondere la conoscenza del Manifesto europeo fra i cittadini e, soprattutto, fra le associazioni regionali operanti nel settore, affinché si diffonda l’ottica di genere nell’approccio alle problematiche legate alla disabilità e di proseguire nell’impegno a tutto tondo contro la violenza sulle donne, che merita di essere affrontata e debellata in ogni sua forma e circostanza, avendo con ciò riguardo ad un approccio che sappia tenere in debito conto anche l’eventuale condizione di disabilità della vittima”.

Il Manifesto affronta dunque, in una prospettiva di genere, molte tematiche fra le quali: l’uguaglianza e non discriminazione; la sensibilizzazione, i mass media ed immagine sociale; la violenza contro le donne; i diritti sessuali e riproduttivi; gli standard adeguati di vita e di protezione sociale; l’emancipazione e il ruolo di guida; l’accesso alla cultura allo sport ed al tempo libero.

La risoluzione depositata e sottoscritta anche dagli altri colleghi Consiglieri del Gruppo Pd, intende mettere in luce questa questione poco dibattuta e fornire ad attivisti e politici, attraverso il Manifesto, uno strumento di facile utilizzo e di grande flessibilità, tale da potersi adattare alle diverse specificità territoriali.

Troppo spesso ancora oggi l’approccio al tema dei bisogni delle persone disabili  non tiene in alcun modo conto dei bisogni differenziati di donne e uomini disabili, legati alle medesime peculiarità di genere che sono tipiche anche delle persone non disabili.