Marchetti, Poli e Bagnari: “Questa situazione va avanti da mesi, sia risolta nel più breve tempo possibile”

Nei mesi scorsi, a seguito delle procedure di affidamento espletate da Intercent -Er, la fornitura di ausili per l’assorbenza nell’Area Vasta Emilia Centro e nell’Ausl Romagna è stata assegnata alla ditta Fater S.p.A. fino al 2018.

“Più di 90 000 persone nella nostra Regione si avvalgono di ausili per l’incontinenza, ovvero dei pannoloni – spiegano i Consiglieri regionali Francesca Marchetti, Roberto Poli e Mirco Bagnari, firmatari di un’interrogazione sul tema – Sono mesi che riceviamo denunce e reclami da parte di cittadini che continuano a lamentare disagi”

“Il problema è cominciato in Romagna – puntualizza Bagnari – per questo avevo rivolto un’interrogazione all’Assessore Venturi già a metà novembre dell’anno scorso. È evidente che la situazione non è migliorata ma anzi si è estesa anche all’Emilia.“

“I pannoloni forniti dalla nuova ditta – sottolinea Poli – hanno carenze evidenti nelle caratteristiche tecniche del prodotto, sia dal punto di vista del formato che della capacità di assorbenza. Questo ha portato in alcuni casi anche a rilevare la comparsa di piaghe. Non è accettabile.”

“Nella risposta data all’interrogazione di novembre – dichiara Marchetti – si definiva l’avvio di un percorso di verifica della qualità e delle condizioni di fornitura, col coinvolgimento sia dei laboratori deputati a valutare le caratteristiche tecniche dei prodotti sia delle strutture di lungodegenza. Con l’interrogazione che abbiamo presentato oggi e di cui sono prima firmataria chiediamo alla Giunta regionale se queste verifiche siano terminate e, soprattutto, nel caso di provate inefficienze, quali provvedimenti siano stati presi, anche nei confronti della ditta fornitrice. Auspichiamo, inoltre, che sia avviato, attraverso le Ausl, un monitoraggio diretto sugli utenti esterni alle strutture di degenza, per verificare la portata del disagio.”

“Questo disservizio – concludono i tre Consiglieri regionali del PD –  colpisce soprattutto fasce di popolazione fragili, come anziani e disabili, aggiungendo ulteriore disagio a situazioni già complesse, non solo per gli utenti ma anche per i loro familiari e gli operatori. La situazione va risolta nel più breve tempo possibile, anche la Regione faccia la sua parte.”

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