Via libera dall’Assemblea Legislativa al nuovo “Piano Sociale e Sanitario Regionale 2017-19” dell’Emilia-Romagna.

Il Piano interviene su cinque macro aree: i servizi per l’accesso e la presa in carico degli utenti, le misure per favorire la permanenza al domicilio dell’assistito, i servizi per la prima infanzia e quelli territoriali comunitari, i servizi territoriali a carattere residenziale per la fragilità, infine le misure di inclusione sociale e sostegno al reddito. Il contrasto all’esclusione, alla fragilità e alla povertà passa dalla legge regionale sull’inclusione lavorativa di cui sono stata relatrice, dal nuovo Reddito di Solidarietà regionale che integra il Sostegno per l’Inclusione Attiva nazionale.

Rispetto alle politiche sanitarie e sociali emerge con forza il tema dell’integrazione dei servizi al fine di rispondere in modo più efficace ai bisogni emergenti della cittadinanza. L’integrazione poi non è solo tra macro aree di intervento, ma anche territoriale. Il Distretto assume quindi piena centralità nell’organizzazione e gestione dei servizi.

Il piano indica una nuova visione del welfare per adeguarsi alle necessità evidenziate dai cittadini. La domanda infatti è mutata notevolmente negli ultimi anni a fronte di significativi cambiamenti sul piano demografico, economico e sociale che plasmano necessità spesso inedite e più composite.

Salute e promozione del benessere sociale e fisico sono intese come facce della stessa medaglia. È forte la spinta alla responsabilizzazione dei singoli per il miglioramento del proprio contesto di vita”.

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