<<Dopo aver letto le surreali dichiarazioni del segretario cittadino della Lega della cittadina di Imola abbiamo ritenuto doveroso prendere carta e penna, non solo per ristabilire la realtà fortemente compromessa dalle dichiarazioni del Sig. Casalini, ma anche e soprattutto per rispondere ad accuse del tutto gratuite e faziose.>>

Con queste parole i consiglieri regionali Stefano Caliandro e Francesca Marchetti rispondono alle dichiarazioni stampa rilasciate dal segretario della Lega della città di Imola Marco Casalini.

<<Innanzituttoprecisano i due consiglieri PDnon ci risulta alcuna notizia di disordini o aggressioni avvenute nel territorio imolese durante le manifestazioni che hanno celebrato, come ogni anno, la Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista. Parlare poi di un’organizzazione come l’ANPI (che, lo ricordiamo al Sig. Casalini, è l’acronimo di Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) come “incistata da troppo tempo da estremisti della politica di sinistra” non è rispettoso per le migliaia di italiani che sono morti per liberare l’Italia da quel cancro che è stato il nazi-fascismo e denota una scarsissima cultura democratica che dovrebbe consigliare maggiore cautela nell’uso delle parole. Ricordiamo infatti che l’ANPI rappresenta tutti i partigiani italiani, indipendentemente dal fatto che fossero comunisti, socialisti, repubblicani, liberali, monarchici o cattolici.>>

Il Capogruppo Pd presso la Regione Emilia Romagna Stefano Caliandro e la Consigliera Francesca Marchetti si soffermano poi su alcuni passaggi fondamentali per una corretta lettura delle manifestazioni pacifiche che hanno caratterizzato la giornata di ieri: <<ricordiamo al Sig. Casalini che con il 25 aprile noi e tutte le forze antifasciste del Paese non mettiamo in scena alcuna provocazione e neppure pensano ad alcun “derby” tra democratici e sostenitori del Ventennio fascista. Noi non sentiamo infatti alcun bisogno di paragonarci ai nostalgici. Per noi il 25 aprile, insieme al 2 giugno, sono date strettamente connesse. Nella giornata di ieri abbiamo celebrato la lotta di Liberazione dagli orrori e dai morti provocati dal periodo nazi-fascista. Grazie ai valori espressi nella lotta di Liberazione (di cui i partigiani sono stati uno degli elementi portanti alla pari degli eserciti Alleati) siamo arrivati a creare quella Repubblica Italiana nella quale tutti ci riconosciamo e che celebriamo ogni 2 giugno. I valori repubblicani sono infatti la base del nostro vivere civile e sono gli stessi valori che dovrebbero essere perseguiti e tutelati soprattutto da chi rappresenta le istituzioni. Vivere in democrazia significa sì tutelare le idee di ciascuno, ma vorremmo ricordare anche a Casalini che nella nostra Costituzione e nelle Leggi da essa derivate è oltremodo chiara non solo la condanna al regime fascista, ma anche il divieto di ricostituzione dello stesso alla pari di ogni manifestazione che richiami quella aberrante ideologia di odio, intimidazioni e morti.>>