Partirà questa settimana, venerdì 20 luglio, la raccolta di firme sulla proposta di legge che mira a istituire un’ora di educazione civica alla cittadinanza, autonoma dalle altre materie, nelle scuole di ogni ordine e grado. Dovranno essere raccolte almeno 50mila firme in sei mesi.

Nata dall’impegno di diversi sindaci e dall’associazione dei Comuni (Anci), questa proposta d’iniziativa popolare trova una sponda anche nella Regione Emilia-Romagna, con una risoluzione depositata in Assemblea legislativa:

Quest’anno ricorrono i 60 anni dalla prima introduzione dello studio dell’educazione civica nelle scuole medie e superiori, confluito in seguito nel nuovo insegnamento ‘Cittadinanza e Costituzione’. La riforma della scuola ha dato centralità allo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica. Ora il Governo non deve venire meno agli impegni assunti dallo Stato attraverso la legge 107 del 2015, dando piena dignità a questi insegnamenti rendendoli materia autonoma.

La Regione Emilia-Romagna in questi anni tanto ha fatto per l’educazione alla legalità, memoria e diritti. Tra le molte attività basta ricordare il progetto ‘conConcittadini’ tra le scuole e l’Assemblea legislativa, il progetto ‘Porte aperte in Assemblea’, la legge sulla Memoria del Novecento.

L’iniziativa, che sarà riproposta anche a settembre in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, vedrà allestiti banchetti e gazebo per la raccolta delle firme, con eventi, declinati città per città, per coinvolgere al massimo cittadini e comunità. Sarà distribuito materiale informativo e illustrato l’articolato della proposta di legge che una delegazione di sindaci ha depositato in Corte di Cassazione lo scorso 14 giugno. Per raggiungere le cinquantamila firme necessarie per una proposta di legge di iniziativa popolare c’è tempo fino al 5 gennaio.

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