La commissione per la Parità e per i diritti delle persone, questa mattina, ha espresso parere consultivo favorevole alla Relazione della Giunta per la Sessione comunitaria dell’Assemblea legislativa per il 2017.

La Regione, che quest’anno ha redatto il primo Bilancio di genere, è da tempo in prima linea nella promozione di una cultura di genere attenta alla parità e al contrasto degli stereotipi. Sul tema dell’occupazione, l’Ente, in qualità di datore di lavoro, si è impegnato per realizzare concretamente la parità di genere sia per quanto riguarda l’attenzione alla conciliazione di tempi di lavoro e cura familiare (orario di lavoro, part time, telelavoro, welfare aziendale) sia per quanto concerne la parità contributiva e di carriera professionale. Un fronte ‘caldo’ sul quale la Regione è intervenuta con determinazione è quello del contrasto alla violenza contro le donne, puntando sulla prevenzione attraverso la promozione di un approccio culturale ed educativo volto ad abbattere gli stereotipi e le differenze di genere.

La Sessione europea rappresenta un’importante occasione di condizionare le azioni comunitarie mediante l’esperienza delle politiche della Regione Emilia-Romagna in materia di equità di genere e rispetto delle differenze.

Fra le proposte contenute nel parere espresso dalla commissione vanno sottolineate quelle relative al contrasto al cyberbullismo.

Come ho avuto modo di dire surante il dibattito in Commissione, la relazione proposta dalla Giunta evidenzia come la Regione Emilia-Romagnain materia di parità e diritti, abbia promosso politiche integrate che rappresentano un autentico punto di forza anche rispetto alle sfide europee. Sul problema del cyberbullismo, è cruciale un’azione educativa incisiva fin dalla precoce età.

I casi di cronaca interpellano le nostre coscienze e ci spingono ad agire risolutamente sul versante della prevenzione e dell’educazione, fiore all’occhiello delle politiche regionali, in sinergia con le istituzioni scolastiche.