In Emilia-Romagna continuiamo a parlare di vaccini e soprattutto a proporre azioni e campagne per estendere e rafforzare il più possibile la prevenzione di comunità. Dopo aver introdotto la legge regionale di riforma sui servizi 0-3 che prevede, tra le altre novità, la vaccinazione obbligatoria contro polio, difterite, tetano ed epatite B per accedere a partire dal prossimo anno scolastico a tutti i nidi e servizi educativi del territorio regionale, ci sono importanti novità anche per quanto riguarda una delle vaccinazioni consigliate.

Nella nostra regione, ogni anno, circa il 7 % di malattie invasive batteriche sono dovute a meningococco. Questo batterio colpisce in genere bambini nei primi anni di vita e adolescenti, ma casi sporadici vengono registrati anche in persone adulte. Dopo l’introduzione nel 2006 della vaccinazione contro il meningococco C a tutti i bambini a 13-15 mesi di vita e agli adolescenti a 14-15 anni, si è assistito a un calo sostanziale di oltre il 70% della malattia dovuta a questo gruppo in tutte le classi di età, e alla scomparsa dei casi nei bambini sotto i 5 anni.

Rispetto al meningococco di tipo B, il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-19 ha introdotto la gratuità del relativo vaccino per i nati dopo il 1 gennaio 2017. Per estendere la copertura insieme ad altri Consiglieri del PD avevamo presentato un’interrogazione alla Giunta che chiedeva se e quali azioni potevano essere messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna.

Nella sua risposta, l’Assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi, oltre a confermare la gratuità del vaccino anti meningococco B per i nati dopo il 2017, ha annunciato che per i bimbi e gli adolescenti nati entro il 31.12.2016 fino a 18 anni il costo per ogni dose scenderà da 92 a 50 euro e per i maggiori di 18 anni a 71 euro.

Le dosi consigliate variano a seconda dell’età a cui il bambino (o l’adulto) è sottoposto a vaccinazione.