Poste Italiane SpA ha presentato un piano di razionalizzazione che prevedeva, solo nella nostra Regione, la chiusura di 53 uffici postali e la riorganizzazione di altri 35, in particolar modo in frazioni e piccoli comuni. Nello specifico si ipotizzava la chiusura di 11 uffici nella provincia di Bologna, 11 a Parma, 8 a Piacenza, 7 a Ferrara, 4 a Modena, 4 a Forlì, 4 a Ravenna e 1 a Rimini.

Un piano davvero troppo oneroso per le comunità locali, considerato il carattere pubblico delle funzioni che il servizio postale svolge.

Così, anche alla luce del buon risultato ottenuto nel 2012 quando la collaborazione tra Poste Italiane e Regione Emilia-Romagna aveva scongiurato la chiusura di 104 sportelli su 132, il Gruppo del Partito Democratico si è attivato per chiedere il maggior coinvolgimento e coordinamento possibile dei territori interessati, ascoltando anche le controproposte dei comuni interessati.

“Siamo stati soddisfatti, quindi, nel sapere che l’azienda aveva predisposto il congelamento temporaneo del piano di riorganizzazione. Oggi – sottolinea Paolo Calvano – la Regione è impegnata insieme agli enti locali interessati, per concertare insieme a Poste Italiane il piano di riorganizzazione”.

ALLEGATO
RIF: oggetto 327 Interrogazione a firma di Calvano, Paruolo, Rossi Nadia, Sabattini, Montalti, Taruffi, Mori, Serri, Poli, Marchetti Francesca, Iotti, Zoffoli, Zappaterra, Cardinali, Prodi, Caliandro, Boschini, Rontini, Molinari, Lori protocollata il 18/03; risposta in aula il 24/03