Sono i consiglieri del gruppo PD dell’Emilia-Romagna a mettere un punto alle sterili polemiche sui provvedimenti per stufe e camini. I dem vogliono impegnare la Giunta, attraverso una risoluzione depositata oggi, a stanziare incentivi regionali per l’adeguamento o la sostituzione dei generatori di calore a biomasse per uso domestico non conformi alle normative vigenti. Nella risoluzione, a prima firma Paolo Calvano, insieme tra gli altri ai colleghi Roberto Poli e Francesca Marchetti e al capogruppo Stefano Caliandro, i dem ribadiscono: «L’obiettivo è quello di dare una risposta all’inquinamento atmosferico della Pianura Padana, ad oggi una delle zone più inquinate d’Europa – spiegano –. La misura sui caminetti, dalla quale sono esclusi i comuni montani, le attività economiche e gli usi domestici a fini alimentari, rientra nelle azioni previste sia dal piano aria integrato regionale (Pair 2020), approvato senza voti contrari in Assemblea Legislativa, sia dall’accordo di bacino padano sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna nell’estate 2017, con Ministero dell’Ambiente, Piemonte, Veneto e Lombardia. Eppure, nonostante non si opposero al provvedimento né in Commissione né in Aula, oggi centrodestra e M5S si scoprono ecologisti a giorni alterni fomentando polemiche e strumentalizzazioni sulla pelle dei cittadini».

 

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