Commercio. È stata approvata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna la nuova regolamentazione per i mercatini degli hobbisti.

Il progetto di legge, che mi vede relatrice, è finalizzato a regolamentare il commercio in forma hobbistica per contrastarne i fenomeni distorsivi di concorrenza sleale e, al contempo, migliorarne la qualità, fondamentale per la rivitalizzazione dei centri storici, specie dei comuni più piccoli e delle realtà cittadine escluse dai grandi flussi turistici.

La Regione Emilia-Romagna era già intervenuta per regolamentare la proliferazione dei mercatini hobbistici, introducendo limiti e controlli più stringenti. L’effetto, però, è stato il contestuale aumento di mercati del riuso, segno che molti hobbisti sono diventati “riusatori”. Un fenomeno che crea concorrenza sleale a chi esercita attività commerciale in sede fissa o come ambulante professionale con partita Iva.

Il progetto di legge ambisce quindi ad introdurre meccanismi che non consentano lo sconfinamento nelle attività esercitate dai professionisti, rafforzando il sistema dei controlli.

Come?

  • Aumentando il numero base di mercati hobbistici a cui poter partecipare in 4 anni, attualmente 10, di ulteriori 20, ma solo nei comuni sotto ai 30mila abitanti dove sia dimostrata la storicità di questo genere di mercati.
  • Coinvolgendo maggiormente i Comuni nel rilascio e controllo dei tesserini, che nel tempo ci si impegnerà a realizzare in formato digitale, proponendo un nuovo e stringente patto di corresponsabilità tra Regione ed Enti locali.