L’11 ottobre è la Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze, proclamata dall’Onu. Il momento giusto per fare il punto su quello che dati e rapporti sulla condizione femminile nel mondo ci consegnano.

E quei numeri ci consegnano dolore, violenze e discriminazioni.

In questa ricorrenza, la onlus internazionale Terre des Hommes, che segue diversi progetti di sostegno ai bambini, ha pubblicato il Dossier Indifesa «La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo». Sono ancora negati i diritti fondamentali alla salute, allo studio, alla libertà in tutto il mondo.

In Italia, per esempio, negli ultimi cinque anni si calcola un drammatico aumento della pornografia minorile pari a +543%. Nell’81% dei casi le vittime sono bambine e ragazze. Non solo. C’è stato un incremento del 148% anche per gli atti sessuali con minori di 14 anni, o minori di 16 anni nel caso di parenti stretti e affidatari: in numeri assoluti sono state 411 le vittime nel 2015, il 78% femmine.

La prevenzione della violenza sui minori deve essere una priorità delle istituzioni pubbliche e richiede l’impegno di ciascuno di noi. Partiamo dal rinforzare le azioni per abbattere gli stereotipi di genere tra i ragazzi come strumento per prevenire la violenza sulle donne di domani. [A questo link trovate il Bando regionale per la concessione di contributi a sostegno di progetti rivolti alla promozione ed al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere – annualità 2016 e 2017]

Il Dossier si può scaricare in versione integrale a questo indirizzo: http://terredeshommes.it/indifesa/dossier/InDifesaDossier_2016.pdf

Di seguito riporto le Conclusioni del documento, a cura del Presidente di Terre des Hommes Italia

La guerra, tutte le guerre, rappresentano il momento in cui i Diritti Umani, tutti i Diritti Umani, sono sistematicamente violati.

I conflitti contemporanei in particolare, quelli cosiddetti asimmetrici, a sfondo confessionale o interreligioso, il terrorismo di ogni matrice e colore, si caratterizzano proprio per una assoluta mancanza di regole, prima tra le quali il rispetto e l’assistenza alle popolazioni civili.

Anzi, come abbiamo imparato studiando le tristi statistiche dei morti, sono le popolazioni più inermi ad essere maggiormente colpite dagli eventi bellici a partire dal Secondo conflitto mondiale ad oggi. Ed ecco allora, che il Dossier indifesa di quest’anno mette in evidenza, tra le altre cose, come le bambine siano progressivamente divenute non solo un target bellico, ma un vero e proprio campo di battaglia in sé, rappresentato dal loro stesso corpo.

Le bambine rapite da Boko Haram, quelle costrette a diventare le spose dei guerriglieri del Califfato per una notte di piacere e poi ripudiate, ma anche le spose bambine di tante altre parti del mondo, come pure quelle coscritte alla leva obbligatoria ad una età ancora infantile, simboleggiano con le loro testimonianze e con i numeri drammatici che esprimono, tutta la barbarie di un sistema mondo ancora molto indietro rispetto alla difesa dei loro Diritti fondamentali. E così, se potessimo guardare alla pace ed alla giustizia su scala internazionale attraverso gli occhi di queste bambine forse molte remore ed interessi particolari lascerebbero il posto ad un dialogo che metta in sicurezza il futuro di noi tutti.

Raffaele K. Salinari, Presidente Terre des Hommes Italia