È arrivata la firma del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e del Presidente Stefano Bonaccini che sancisce l’avvio del negoziato tra Governo e Regione per una maggiore autonomia legislativa e amministrativa per l’Emilia-Romagna.

A Palazzo Chigi è ufficialmente partito, quindi, il percorso di negoziazione a seguito della risoluzione adottata il 3 ottobre scorso in Assemblea Legislativa che impegna la Giunta a lavorare per ottenere forme e condizioni particolari di autonomia, in accordo con il Governo.

Il testo della Dichiarazione di intenti firmata dai presidenti Gentiloni e Bonaccini

“A seguito della risoluzione adottata il 3 ottobre dal Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna, al fine di ottenere forme e condizioni particolari di autonomia, il Governo e la Giunta regionale intendono dare corso a tale proposito. Quanto al Governo, anzitutto mediante i necessari approfondimenti con tutti i Ministeri interessati, tenendo conto delle possibilità e dei limiti stabiliti dalla Costituzione.

Come è noto, l’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, prevede al riguardo un procedimento complesso: il primo passo è già stato compiuto, perché si è manifestata una volontà univoca, da parte della Regione, nella sua assemblea elettiva, diretta a tale scopo.

Le materie interessate saranno oggetto di ogni necessaria valutazione, da compiere anche in forma bilaterale, in modo da perseguire un esito positivo sia per la Regione sia per l’ordinamento repubblicano sia, soprattutto, nell’interesse del Paese”.

La firma di oggi arriva dopo il pronunciamento dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna che lo scorso 3 ottobre, dopo aver discusso il Documento della Giunta regionale sul riconoscimento di una maggiore autonomia all’Emilia-Romagna, aveva approvato una risoluzione che davfirma gentiloni bonaccini

a mandato al presidente Bonaccini di avviare il negoziato con il Governo. La Giunta regionale ha infatti deciso di ricorrere alla Costituzione, che all’articolo 116, comma III, consente l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” attraverso una legge dello Stato approvata a maggioranza assoluta, sulla base di un’intesa fra il Governo e la Regione interessata.

La Regione Emilia-Romagna punta ad ottenere maggiore autonomia legislativa e amministrativa per poter gestire direttamente, e con risorse certe, materie fondamentali per l’ulteriore crescita sociale ed economica dei propri territori, oltre che per la semplificazione delle procedure amministrative e dei meccanismi decisionali, in quattro aree strategiche: lavoro, istruzione tecnica e professionale; internazionalizzazione delle imprese, ricerca scientifica e tecnologica, sostegno all’innovazione; sanità; territorio e rigenerazione urbana, ambiente e infrastrutture.