A Bologna dal 9 all’11 novembre il Convegno Nazionale “Fare e disfare” dedicato all’eredità pedagogica di Alberto Manzi in occasione del ventennio della sua scomparsa.

Tre giorni di seminari e workshop sull’eredità pedagogica di Alberto Manzi. A vent’anni dalla scomparsa dell’indimenticabile maestro di Non è mai troppo tardi e Orzowei, il Centro Manzi promuove un convegno nazionale che si terrà a Bologna da giovedì prossimo, 9 novembre a sabato 11 novembre alla sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna in viale Aldo Moro 50.

L’iniziativa è  patrocinata dal Centro Studi Alberto Manzi e dall’Università degli Studi di Bologna.

Il ciclo di incontri, dal titolo Fare e disfare, si rivolge a insegnanti e pedagogisti e vuole essere un momento di riflessione e dialogo tra esperti del settore che si interroghino sulla scuola come luogo di sperimentazione, dove i bambini possano scoprire il mondo attraverso la curiosità.

Nell’occasione sarà anche consegnato il premio Alberto Manzi: un riconoscimento speciale alla carriera al regista Gianni Amelio, premiato per la sua capacità di raccontare l’infanzia attraverso il cinema. Venerdì alle 18 la consegna al regista Leone d’Oro nel 1998 per Così ridevano.

L’iscrizione al convegno è gratuita ma obbligatoria. Per iscriversi e consultare il programma visitare questo sito; per informazioni scrivere a centromanzi@regione.emilia-romagna.it

I lavori di Fare e disfare si apriranno giovedì 9 novembre alle 9 con spettacoli e narrazioni e con un primo seminario a cura di Stefano Laffi, ricercatore Agenzia Codici, e Roberto Farné, docente di pedagogia e didattica dell’Università di Bologna. Proseguiranno poi alle 14.30 con il giornalista Federico Taddia, il docente e scrittore Fabio Geda e Alex Corlazzoli, insegnante e giornalista, che dialogheranno di divulgazione scientifica, letteratura e media. Dalle 16 invece spazio a workshop e laboratori: dalla lettura ad alta voce al design, dalla geografia agli albi illustrati per imparare la grammatica divertendosi.

I laboratori a cura di atelieristi e insegnanti proseguiranno anche per tutta la giornata di venerdì 10 novembre, che sarà dedicata ai beni culturali, alla musica e all’arte fatta dai più piccoli con matite e acquerelli. Nel pomeriggio anche una tavola rotonda sui dipartimenti didattici dei musei, dal Mambo al Castello di Rivoli passando per il Mart di Rovereto.

Il convegno continuerà per tutta la mattina di sabato. Interverranno anche Sonia Boni Manzi, insegnante e moglie di Alberto Manzi, e Luigi Guerra, direttore del Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna.

QUI potete scaricare il programma completo del convegno.