Disabilità, la Regione soddisfa le richieste di tutti i privati che vogliono eliminare le barriere architettoniche

Francesca Marchetti (Pd): “Nel 2019 accolte quasi 140 domande nella Città Metropolitana, 570.000 euro i contributi concessi” 

“L’Emilia-Romagna si conferma essere una Regione attenta alle persone. Una delle voci più importanti dell’impegno della nostra Regione su questo frangente è quello a sostegno della fragilità e della disabilità. I dati sulle domande dei privati per l’abbattimento delle barriere architettoniche in spazi come case e condomini lo confermano: 100% di richieste accolte” sottolinea Francesca Marchetti, consigliera regionale Pd.

Per eliminare barriere fisiche (adattamento dei servizi igienici, allargamento delle porte, eliminazione di gradini all’interno dell’abitazione), installare attrezzature per il superamento dei dislivelli (ascensori, montascale, pedane elevatrici) e per la sicurezza e fruibilità degli spazi (predisposizione di videocitofoni e sistemi di automazione per porte e cancelli)nelle abitazioni private, i cittadini anche per il 2019 potevano rivolgersi al Comune o Unione dei Comuni di residenza.

“Nella Città Metropolitana di Bologna le richieste pervenute sono state poco meno di 140, e tutte accolte e sostenute con lo stanziamento di poco più di 570.000 euro a fronte di una somma complessiva di 2,5 milioni per oltre 670 interventi in tutto il territorio regionale. – riporta la consigliera Pd – Nel Circondario Imolese sono arrivate 10 istanze: 6 da Imola, 2 da Medicina e 1 sia da Castelguelfo sia da Dozza. Il contributo concesso è stato di 42.129,43 euro. Nel resto del territorio metropolitano sono stati 127 i privati che si sono rivolti al proprio comune di residenza, ottenendo 529.128,90”.

“Penso – commenta Francesca Marchetti – che dietro a questi numeri ci siano alcuni principi fondamentali come l’inclusione, l’autonomia e l’integrazione delle persone disabili. Continuare a sostenere l’eliminazione delle barriere architettoniche affinché chiunque possa fruire dei propri spazi domestici nel migliore dei modi e in libertà è un gesto di civiltà e responsabilità di chi amministra”.