FRANCESCA MARCHETTI: “Tavolo ad hoc in regione, riconoscimento nazionale della figura e detrazione delle spese mediche”

«È tempo che i laureati in Scienze Motorie vengano professionalmente riconosciuti a tutti gli effetti. E che i costi sostenuti dai cittadini per la prescrizione medica dell’attività fisica e motoria adattata possano essere fiscalmente detraibili, al pari di altre spese mediche». Questa la posizione della consigliera regionale Francesca Marchetti che ha sottoscritto una risoluzione sul tema a prima firma del consigliere Calvano.

«Ho chiesto alla Regione di attivarsi nei confronti del Ministero e del Governo su queste due tematiche – ha detto Marchetti –. Inoltre, grazie alla risoluzione, verrà istituito un tavolo regionale ad hoc proprio per sostenere queste figure professionali e per valutare la possibilità dell’inserimento di tale figura in ambito sanitario e scolastico al fine di supportare gli operatori di tali settori. Da tempo, La Regione ha messo in campo azioni mirate su questo tema, anche attraverso il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 (PRP) e definendo protocolli per l’esercizio fisico adattato (EFA) o per l’attività motoria adattata (AFA), rivolti in particolare a persone affette da patologie muscolo-scheletriche e neuro-muscolari. Lo stesso anche all’interno della Legge dello Sport nella quale già veniva riconosciuta da un lato l’attività fisica come strumento di prevenzione sanitaria e dall’altro si puntava a valorizzare l’attività dei laureati in scienze motorie». 

Ad oggi a livello nazionale non esiste il riconoscimento giuridico professionale dei Laureati in Scienze Motorie. <<Tale figura resta sospesa tra l’ambito sanitario e quello sportivo senza avere un preciso riconoscimento – conclude Marchetti –. Una situazione che sta creando problematiche a questi laureati anche per possibili sbocchi occupazionali. Lo stesso vale per le spese per l’attività fisica e motoria adattata, che ancora non sono detraibili seppur prescritte dal medico di base o dallo specialista e quindi a carico totale dell’utente. Il laureato in scienze motorie, attraverso le sue competenze, è un importante supporto agli operatori medici e ad altri operatori sanitari, agli insegnanti, e ai dirigenti scolastici, coinvolti nella promozione dell’attività fisica. Per questo ho chiesto alla Regione di proseguire l’impegno nella valorizzazione di questa figura, ora è necessario che anche il Governo faccia la propria parte».